Mata Hari è tornata?
- sebastianoarcoraci
- Oct 29
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Updated: Oct 30
In questi giorni, apprendiamo, dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che l'Italia è spiata, e che i Russi, in particolare avrebbero dei loro agenti segreti nel nostro Paese, per conoscere le nostre mosse.
Non poteva, dunque, non venirmi in mente, l'idea romantica della spia più famosa al Mondo, Mata Hari, ( Margaretha Zelle), Olandese, e, danzatrice di fama Internazionale, condannata alla pena capitale per attività di spionaggio durante la prima Guerra Mondiale.
Anche l'Italia ebbe modo di conoscerla, e, apprezzare il suo talento nella danza, in varie occasioni, Roma, Napoli, Palermo, e, persino alla Scala di Milano nel 1911.
Giustiziata nel 1917, a Parigi, per aver fatto il doppio gioco con Berlino e Parigi, rimane, ancora oggi, l'icona più importante nell'immaginario collettivo, di donna affascinante e senza scrupoli.
Nel 1931 fu messo in scena il film, dall'omonimo titolo, in cui, abile e spregiudicata nelle vesti di agente spionistica, impersonata dalla grande Greta Garbo, tradì i tedeschi, e i Francesi, per l'amore verso un aviatore Russo.
Negli anni, altri registi sarebbero stati ispirati da questa incredibile storia, realizzando altre pellicole, sempre dedicate a q questo mitico personaggio storico.
Ecco perché, oggi, a fronte delle dichiarazioni del Ministro Crosetto, si è indotti a ripensare a questa vicenda drammatica, avvenuta durante la Grande Guerra.
Scenario, che dunque, si ripete, oggi, a distanza di più di 100 anni, ove le guerre guerreggiate, continuano a mietere vittime, spesso innocenti, come sta accadendo nel Medio Oriente e fra Russia e Ucraina.
Non sorprende dunque, che, pur lontani da ogni epilogo romantico, la Russia, e altri Paesi, ancora oggi, si avvalgano, di nuove Mata Hari, uomini e donne, con il preciso compito di svolgere attività spionistiche, anche nel nostro Paese.
D'altronde i recenti episodi legati al "caso Paragon", dimostrano, senza ombra di dubbio, che tali attività di spionaggio, vengano usate regolarmente, anche da vari Governi, per indagare sulla vita e le attività di singoli esponenti importanti, del mondo della informazione e della Politica.
Vi sono infatti ormai prove legali certe che tali attività di spionaggio, in particolare su cellulari, siano consueta prassi utilizzata nei confronti di importanti mondi paralleli fra giornalismo e Politica.
Il tema dunque è di massima importanza, specie, se si pensa, che tale attività segreta di controllo e spionaggio, siano realizzate, oltre che da Paesi senza democrazia, anche dai cosiddetti moderni Stati di Diritto, nei quali ultimi, occorrerebbe che ogni iniziativa sia sottoposta preventivamente alla Legge.
Con evidenza, invece, sta accadendo il contrario, paventando, per il futuro, per tutti noi, anche semplici cittadini, la possibilità di essere sottoposti a indagini spionistiche.
Ciò che, a mio parere, dovrebbe preoccuparci, seppure, ammalati di overdose da social, e, presi dalla smania di apparire, non riusciamo a comprendere il fatto, che siamo già, a volte inconsapevoli, vittime di controlli e profilazioni delle nostre abitudini di vita.
Non bastasse ciò, a causa dell'imperante intromissione nella nostra realtà, delle conseguenze dovute all'uso dell'Intelligenza Artificiale, rischiamo di produrre attività sociali, nel prossimo futuro, sempre più "omologate a un pensiero prodotto da logaritmi, piuttosto che all'originalità e creatività del pensiero umano, con tutti i limiti, che questo comporterà.
Ecco perché, anche la notizia di spie Russe nel nostro Paese, dovrebbe indurci a una maggior cautela nell'uso della tecnologia, utilizzando ogni possibile protezione dei nostri dati sensibili, a difesa della nostra personalità, dell' immagine e del nostro intimo vissuto quotidiano.
E' compito dei Parlamenti e dei Governi, mettere in campo delle idonee contromisure, atte a contrastare tali fenomeni, che, se non neutralizzati in tempo, possono determinare storture e pericoli per la Democrazia stessa di una Nazione, mettendo a repentaglio la sua Sicurezza interna, e quella dei propri cittadini.
Sia dunque di ammonimento grave quanto sta accadendo, correndo immediatamente ai ripari, poiché ne va della nostra stessa sopravvivenza di Nazione Civile.





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