Papa Francesco: è morto uno di no!
- sebastianoarcoraci
- Apr 21
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Updated: Apr 23
Papà Francesco, è morto proprio il giorno del Lunedi dell'angelo che annuncia alle donne accorse al sepolcro, la Resurrezione di Cristo.
Un giorno predestinato?
Non lo sapremo mai, ma da credenti, va dato un significato anche a questa circostanza, fortemente simbolica.
Francesco si fece amare subito, anche per i suoi modi semplici di rivolgersi ai fedeli.
Chi non ricorda i suoi :
buon pranzo, oppure " ricordatevi di pregare per me".
Più un Frate Francescano che un Sommo Pontefice, come dimostra anche il nome scelto per la prima volta, da un Papa, ispirandosi proprio al Frate povero e umile.
Lo pervadeva il senso di " servizio" verso il suo popolo, il suo gregge.
Per tutti i dodici anni del suo papato, si è rivolto infatti ai deboli, agli ultimi, agli inascoltati e indifesi, intrattenendosi periodicamente a pranzo coi poveri, o, nelle carceri, coi detenuti.
È anche stato il Papa del dialogo interreligioso, non solo con i fedeli di fede ortodossa, specie nei Paesi dell' Est Asiatico, un Russia e in Cina, ma anche con le altre confessioni religiose del Mondo.
Ha cercato, inoltre, di riformare la Chiesa, seppure mantenendo la tradizione cattolica.
Memorabili le sue, pur timide, aperture verso il sacerdozio delle donne, o le condanna della pedofilia, e della ostentata opulenza delle gerarchie Ecclesiastiche.
Irrefrenabile il suo impegno contro ogni guerra, e contro il crescente, e incontrollato commercio di armi, specie clandestino, con atti e dichiarazioni, ripetute fino a qualche giorno prima di morire.
Una idea diversa di cosa dovesse essere, secondo lui la " nuova Chiesa".
Una Chiesa militante, per la gente, e, in mezzo alla gente.
Una Chiesa popolare, Inclusiva e dialogante, caritatevole e umile.
Francesco c'è la messa tutta insomma, col suo instancabile peregrinare per diffondere la fede nel Mondo, fino a morirne.
Negli ultimi giorni, secondo me, sapeva che i suoi giorni stavano finendo, ma ha voluto presenziare ugualmente, fino al giorno di Pasqua, presso le navate della Basilica di San Pietro.
Una testimonianza di fede incrollabile e pro-attiva, non semplicemente l' occupazione del soglio Pontificio.
Ora la palla passa ai Cardinali, che in conclave, eleggeranno il nuovo Papa.
Credo che per i delicati equilibri Mondiali venutisi a creare, di recente, potrebbe essere la volta di un Papa Europeo, anche per i numeri.
Su 135 elettori ben 55 sono infatti Europei.
Sarà capacità di questi, fare le opportune alleanze, per raggiungere i due terzi necessari( 90).
D'altronde dopo un Papa espressione delle Americhe, l'idea "Europea", potrebbe raccogliere molti consensi fra gli stessi Porporati.
Lo scopriremo presto, anche se, comunque vada, quel che conta è preservare il ricco testamento spirituale di Papa Francesco, nel segno del "rinnovamento nella tradizione".
#dal blog di #sebastianoarcoraci#
Lunedì dell'Angelo 2025
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