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Perché la Meloni sbaglia su Ventotene

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Mar 21
  • 3 min read

Una vera e propria canea hanno scatenato nei giorni scorsi, in Parlamento, le dichiarazioni della Premier Meloni, sulla sua "abiura" del " Manifesto di Ventotene", vero e proprio "documento sacro", fondativo della nuova Europa, Federativa e dei Popoli.

Personalmente credo si sia pentita di aver pronunciato quelle parole ,e, spero, che nei prossimi giorni, a mente fredda, Lei, possa ricredersi.

Non credo infatti sia orgogliosa delle parole pronunciate contro coloro, che, unanimemente, a livello Internazionale, sono riconosciuti come i veri padri costituenti della Unione Europea.

Io credo che da Premier non avrebbe dovuto pronunciare quelle parole, anche per rispetto a degli esuli, che dal confino avevano progettato, in modo visionario, i futuri Stati Uniti d'Europa.

Spinelli, Rossi e Colorni, Pertini, ed altri nobili Padri Ispiratori di una nuova Europa, vanno semmai elogiati e omaggiati, per il coraggio dimostrato in quegli anni, in cui in Europa spiravano venti Nazi- Fascisti.

La stessa Meloni, d'altronde, si è più volte dichiarata, anche a livello Internazionale, autenticamente Europeista, rinnegando quell'infausto periodo storico criminale Fascista che macchiò anche il nostro Paese.

Credo invece sia stata colta da un vero e proprio momento di rabbia contro le manifestazioni di Piazza, specie di quella organizzata dai finti pacifisti", di Michele Serra & Co, che, strumentalmente, agitavano, durante il corteo, il " Manifesto di Ventotene".

Fosse per questi notabili di oggi, di tale maldestra e salottiera Sinistra Italiana saremmo ancora impaludati con la storia peggiore d'Italia.

Per fortuna patrioti, liberali, socialisti e democratici come Pertini, Ferruccio Parri, De Gasperi, Luigi Longo, Riccardo Lombardi, Carlo Rosselli Emilio Lussu, ed altri, ridiedero l'Italia alla Libertà e alla Democrazia.

Valori, cui io credo, anche la Premier italiana oggi, idealmente, si ispira.

Per questo, voglio credere che la Meloni, presto abbandoni la rabbia che ogni tanto la pervade, guardando oltre gli steccati, rigidi e farisaici della attuale Politica Italiana.

Dovrebbe, a mio avviso, invece, guardare più in là, e, puntare in alto, forte del ruolo che ha saputo conquistarsi, insieme al Ministro degli Esteri Tajani, in Europa e nel Mondo, non sbagliando finora un colpo sul posizionamento del nostro Paese, nell'attuale scacchiere Politico Internazionale.

Un posizionamento difficile, Europeista, e, allo stesso tempo fedele, all'Atlantismo, nonostante le giravolte di Trump e i suoi voltafaccia verso la veccia alleata Europa.

Io credo, piuttosto, che a volte, Lei, viva le contraddizioni del suo doppio ruolo, Leader del Paese e Leader del suo Partito,

Ma anche quale Leader di Partito, il Premier non dovrebbe soffrire, di una sorta di subordinazione morale, rispetto alla pur nobile storia della Sinistra Democratica Italiana, forte anche delle sue tradizioni della cosiddetta "Destra Sociale".

In tal senso, dovrebbe piuttosto rifarsi ai valori espressi dalle idealità della "Terza Posizione", o Terza Via", spesso rappresentata in Italia da Pinuccio Tatarella, Francesco Storace, dal Sindacalismo Sociale, e, idealmente, dall'Intellettuale e scrittore, Marcello Veneziani, alternativi, sia al Socialismo tout court, che al Capitalismo aberrante di oggi.

Dovrebbe, io credo, farsi forte del pensiero, anche in economia, delle idee post- Keynesiane, e della sua dottrina sociale, della difesa delle classi sociali più deboli e dei più poveri, richiamandosi, come spesso la destra sociale ha fatto, ai valori propugnati nella Enciclica "Rerum Novarum", dai Toryes in Inghilterra, o dalla Merkel in Germania.

Modestamente, dunque, le suggerirei, per non sentirsi inferiore, e sena alcuna storia alle spalle, di farsi forte, di tale enorme bagaglio culturale e morale, che nulla ha da invidiare, rispetto a quelli espressi oggi, da una improbabile, confusa e smarrita Sinistra, da un lato populista, come quella dei 5 Stelle, e dall'altro, massimalista, come quella della impresentabile coppia Bonelli- Fratojanni.

D'altronde, l'uscita maldestra di questi giorni, su Ventotene, non fa altro che far fregare le mani, oltre che alla sinistra salottiera, anche al Leghista Salvini, suo vero competitor, dal quale dovrebbe continuare ad essere distinta e distante, pena un insolito appiattimento su posizioni Anti- Europeiste, che nulla di buono, le porterebbero, ne a Lei, ne alla sua attuale maggioranza Parlamentare, e neppure al destino del "Popolo Europeo".

#sebastianoarcoraci#ventotenevalel'europa#













Eppure, fossi



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