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Sindaco Giordani c'è un problema!

Oggi parliamo di Codice della Strada, e, degli introiti che i Comuni incamerano nelle loro casse, per sanzioni da violazioni del Codice, (multe varie e quelle per eccesso limite velocità).

Il Codice ( D.lgs.n, 285 del 1992) stabilisce che di queste somme il 50% vada speso per la sicurezza stradale, per interventi di manutenzione stradale e il miglioramento delle infrastrutture viarie.

Si parla di somme ingentissime.

Nel solo 2023 i Comuni infatti hanno incassato 1,53 Miliardi di euro ( 6,4% in più del 2022).

Tali somme (50%) dovrebbero, essere utilizzate a fini di prevenzione degli incidenti stradali, spesso mortali.

Si pensi che secondo Istat nel 2022 le morti son costate allo Stato ben 18 Miliardi

( 0,9% del PIL ).

Una delle cause potrebbe essere quella della mancanza di manutenzione del manto stradale, della assenza o vetustà dei guard - rail, della insufficiente illuminazione viaria, o della apposite segnaletiche, orizzontali e verticali, oltre che di alcuni automobilisti imprudenti e negligenti.

Un tema, che interessa anche le grandi compagnie assicurative, per il legame che questo ha con quello legato alla responsabilità relativa agli incidenti.

Anche il nuovo Codice della Strada, Legge 25 Nov. 2024 - n. 177- , entrato in vigore il 14 Dicembre scorso, di matrice Salviniana, si pone tale problema, ma lo affronta nel solito metodo all'Italiana, diminuendo semplicemente i limiti di velocità da non superare, sanzionando, in modo spropositato, il superamento di tali limiti, spesso risibili, ( già a partire da 10 Km a 40 Km/h), con ben 600 euro a carico dell'automobilista.

Ben altre sarebbero state le misure da adottare, senza il solito intento punitivo e securitario, che non affronta i temi veri della sicurezza stradale :

Prevenzione, corsi di aggiornamento sull'educazione stradale, premialità per comportamenti virtuosi, sanzione ai Comuni che non investono a sufficienza in sicurezza stradale, etc, etc,.....

Legittimo appare quindi Il sospetto, che, ancora una volta, si voglia far cassa sulle spalle dei già vessati automobilisti, senza offrire in cambio nulla alla categoria.

Non sempre, infatti, la causa degli incidenti stradali, spesso mortali, può essere attribuita a costoro, andando, invece, ripartita, fra diversi soggetti, Enti Pubblici compresi.

Si stima, da un report della rivista quattroruote, che ben il 60% delle strade Italiane non sia a norma.

Eppure, per fare un esempio, un metro di guard -rail costa solo 500 euro.

Per fare un altro esempio, per il Comune di Padova, attraverso dati forniti dallo stesso, si può rilevare che, nel 2021, su 16 Milioni complessivi di entrate ( eccesso di velocità e altre violazioni del C.d. S), la spesa investita per la sicurezza stradale, ammonterebbe leggermente al di sotto del 50%.

Così, analogamente, per il 2022 : su 13,5 Milioni di ricavi la spesa ammonterebbe sempre al 47%, e nel 2023 su 15 Milioni, sempre nella misura del 48%.

Se così fosse, il Comune di Padova, ma anche molti altri Comuni, pur non violando in clamorosamente la norma in oggetto, investirebbe, tali somme, solo in parte per effettive spese di manutenzione stradale e messa in sicurezza delle infrastrutture viarie, ( circa 30%), poiché la rimanente ( circa 18%), viene utilizzato per altre incombenze, e/o Servizi di altra natura, ( armeria del personale e oneri retributivi, fondi di previdenza del personale, corsi di formazione del personale, bollette dell'energia, anziché per interventi effettivi di manutenzione.

Un quadro, che se confermato, deve essere criticato, poiché il tema di cui trattasi, riguarda la sicurezza di tutti i cittadini ( automobilisti e non ), che, da tempo, anche a Padova, lamentano grosse carenze, in ordine all'assetto dei manti stradali, segnaletica orizzontale e verticale, e, illuminazione viaria.

Andrebbe dunque investita l'intera somma ( e non solo in parte), proveniente da multe per violazioni del codice della Strada, mentre per altre necessità, ( personale- formazione- energia) bisognerebbe attingere ad altri appositi capitoli di spesa già indicati specificamente in Bilancio.

Meditare di migliorare tale situazione, è il minimo, che si richiede ora, alle nostre Pubbliche Amministrazioni, Comune di Padova compreso, che, si dichiara, aperto all'ascolto, ma che, in realtà, spesso rimane sordo e muto.

Sebastiano Arcoraci - free lance# codicedellastrada#sicurezza#




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