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Cambiare l'O.N.U. L'Europa batta un colpo!

L'Organizzazione delle Nazioni Unite, nata nell'Ottobre del 1945, subito dopo la seconda guerra Mondiale, a distanza di ottant'anni, è da rivedere, anche nel suo impianto generale e di funzionamento.

E' infatti sotto gli occhi di tutti, l'impotenza con cui, l'Organismo che per eccellenza, dovrebbe aiutare a risolvere i conflitti, opera nelle attuali relazioni Internazionali.

Ciò accade nonostante all'Art. 1 del suo Statuto, approvato dai 51 Stati aderenti di allora, sia previsto espressamente un Suo intervento decisivo per la soluzione delle guerre nel Mondo, anche mediante un Sistema di Sicurezza e Difesa Unitario.

Ed oggi, ciò, è ancora più grave ed inspiegabile, visto che gli Stati membri aderenti son diventati ben 193 ( la Palestina e la Santa Sede sono solo Osservatori, senza diritto di voto)

L'Organizzazione che ha sede a New York , che pure alcuni anni fa ho visitato, sembra ormai uno di quegli Enti formali e burocratici, di cui , anche il nostro Paese è dotato, che sopravvive a se stesso, come vessillo e simbolo iconico, ma che non riesce più a svolgere fattivamente, ed in modo autorevole i compiti che le Nazioni gli avevano affidato.

E' come se, In un mondo obiettivamente molto più complesso di un tempo, non sia più riuscito a stare al passo coi tempi.

Anche i suoi Dipartimenti interni più prestigiosi, come La Corte Internazionale di Giustizia ( Organo Giurisdizionale di 15 Giudici che durano in carica 9 anni) ed il Consiglio di Sicurezza dell'O.N.U., ( Organo di Difesa composto da 15 Stati membri ) sono in uno stato di profondo immobilismo, rivelando quotidianamente la difficoltà a svolgere i propri compiti.

D'altronde non è difficile intuire le cause di tale immobilismo.

Basti pensare che uno dei 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, ( gli altri 10 membri sono a rotazione), è la Russia, e che nell'attuale sistema di voto, basta il veto, anche di un solo Stato, per bloccare ogni Risoluzione.

E facile dunque comprendere come l'impasse nell'Organismo sia divenuta una regola costante.

E nonostante lo Statuto, formato da 111 Articoli, preveda la vincolatività ai Principi del Trattato Internazionale, e delle Risoluzioni per tutti gli Stati, è purtroppo, ormai evidente come gli stessi Stati membri non le rispettino, determinando oggi la situazione conflittuale in molte Aree Geografiche, Asia/Europea e Medioriente fra tutte, che con ansia e paura, stiamo vivendo.

Eppure gli Artt. 39- 42 dello Statuto prevedono che l'O.N.U. possa adottare una Risoluzione che, ad esempio, fra Israele e la Gaza Palestinese, o al confine fra Russia e Ucraina, possa essere messa in campo, con una azione di peacekeeping, una forza di interposizione mediante l'utilizzo dei caschi blu dell'O.N.U. , come è già avvenuto nel Libano ( 1978) e nel Golan, tra Israele e Giordania, o come ancora avviene in alcune zone del Centr'Africa.

Non è dunque demagogico, ed anzi è già tardi, pensare nell'immediato di far adottare, dal Consiglio di Sicurezza, superando nei fatti il diritto di veto, una risoluzione dell'ONU, che invii sul campo, a Gaza, e ai confini Russo/Ucraini, delle missioni di Pace, composte da Paesi che in quei territori non abbiano interessi Nazionali da difendere, né sul piano economico, né su quello militare.

Per fare ciò occorre però riconquistare un ruolo strategico Mondiale, oggi del tutto evanescente, anche da parte della vecchia e pacifica Europa, che proprio per la sua storia centenaria senza guerre, potrebbe assumere una funzione decisiva nell'attuale scacchiere Mondiale.

Occorre che l'Europa si inserisca autorevolmente nell'attuale assetto geopolitico, che da un lato vede gli USA e la Russia contendersi la Leaderschip nel determinare gli equilibri Mondiali, e dall'altro sta consacrando un nuovo e pericoloso protagonismo della Cina che di recente ha stipulato un forte accordo proprio con la Russia di Putin. In questo quadro va attenzionato ed arginato, da parte delle Nazioni Unite, il Regime Teocratico Iraniano, che come è noto finanzia molti Movimenti terroristici

Senza sottovalutare peraltro l'India e altri Stati emergenti del Mondo Arabo ( Egitto- Quatar Arabia Saudita ), che, da tempo continuano ad acquisire posizioni di prestigio nelle relazioni Internazionali.

Ecco perché l'Europa, se non vorrà subirne solo le conseguenze negative, deve innanzitutto dotarsi di un Suo Esercito di Difesa e, riattivare i propri canali Internazionali, a 360 gradi, facendosi promotrice della Riforma dell'ONU, che ne cambi l'assetto, le funzioni allora immaginate dagli Stati Mondiali nel 1945, affidandogli più incisivi poteri per le soluzioni dei conflitti.

In tale contesto anche L'Italia però deve essere più movimentista, assumendo posizioni e ruoli più incisivi di quelli che attualmente il nostro Ministro degli Esteri Tajani sta svolgendo .

Occorre anche che, alle prossime Elezioni Europee, vengano eletti i veri Leader dei vari schieramenti Politici, e non esponenti di secondo piano, come sinora si è fatto, consapevoli che nei prossimi mesi l'Italia dovrà assumere l'impegno di realizzare a breve questi arditi ma non impossibili obiettivi.

L'Italia dunque deve avere più coraggio, sapendo però che non basterà più scimmiottare i comportamenti U.S.A., ne ripetere pedissequamente quanto altri han già deciso, rilanciando il tema del nuovo ruolo Europeo nei destini del Mondo.

Un utile inizio, potrebbe essere quello di offrirsi, nell'ambito dei conflitti attuali, a fornire un contingente militare di pace, ( anziché solo armi e denaro ), unitamente ad altri Paesi, sotto la protezione O.N.U., che vada a far parte di alcuni nuclei di Caschi Blu, per assicurare nell'immediato ampi corridoi di sicurezza per le popolazioni civili ingiustamente coinvolti nelle 2 guerre.

Infine l'Italia, a mio parere, deve, da un lato, saper rafforzare le vecchie alleanze con Francia e Germania e Spagna, e dall'altro, deve intraprendere nuove alleanze, specie con i Paesi dell 'Area del Mediterraneo, per diventarne l'asse centrale di riferimento, nel tentativo di riequilibrare i nuovi assetti geo- politici, che si stanno, negli ultimi tempi, determinando nel Mondo, senza un ruolo di peso dell'Italia .

Sebastiano Arcoraci - 15Aprile 2024 -










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