Ieri, 20 Gennaio 2025, si è insediato, alla Casa Bianca, il 47° Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con la first Lady Melania, con figlia a seguito, ed Elon Musk, futro membro del Governo U.S.A.
Come molti Italiani, ho seguito la diretta su La 7 con Mentana, rimanendo colpito dalla enorme diversità con la prassi Costituzionale seguita, in analoga occasione, nel nostro Paese.
A parte lo show del protagonista, ancora una volta, fuori dalle righe e poco consono a una occasione Istituzionale come quella ( in Italia siamo molto più sobri), mi ha colpito quanto dichiarato dal neo Presidente Americano nel suo discorso inaugurale.
Trump, in particolare si è soffermato sui suoi concetti base, che stanno nel suo programma quadriennale di Governo :
Stop immediato alle Politiche Green e ritiro dagli Accordi di Parigi sul clima
Stop con rimpatri di tutti gli immigrati con respingimento in Mexico
Costruzione del muro al confine con il Mexico
Conquista del Canale di Panama oggi gestito dalla Cina
Conquista della Groenlandia
Cambio del nome al Golfo del Messico in Golfo d'America
Stop alla censura sui Media e sui Social.
Applicazione di pesanti dazi sui prodotti che entreranno negli U.S.A.
Stop alla Politica Woke : genere maschio e Femmina.
Se, e sottolineo se, il programma annunciato da Trump fosse attuato, certo non potrà innanzitutto ergersi a paladino della pace, visto che per realizzare tali obiettivi, dovrà scontrarsi duramente con altre Potenze Mondiali, come la Cina e la Russia, sua recente alleata.
Per non parlare dei propositi di onnipotenza nel voler ridisegnare la mappa e i nomi di " canali" e Golfi".
Non esattamente un pacifista insomma, visto che sembra punti al Nobel per la pace nel 2025.
Personalmente, condivido la posizione sullo stop alla censura sui Media e sui Social.
Anche sulla cultura Woke, sono consapevole, che gli eccessi mostrati dai sostenitori della stessa, debba essere riportata, ad una linea più ragionevole, e meno estremista, senza che la cultura LGBTQ debba prevalere nelle attuali relazioni sociali e nei linguaggi in uso nella nostra società civile.
Per il resto, da Italiano e cittadino Europeo, sono naturalmente preoccupato, anche se la presenza a Washington della nostra Premier Meloni, mi fa ben sperare sui futuri rapporti U.S.A. - Italia.
La preoccupazione principale, che dovrebbe essere anche dello stesso Trump, è soprattutto, legata al fatto, che, se i suoi propositi, fossero realmente perseguiti e realizzati, gli U.S.A., si troverebbero isolati dal resto del Mondo, ed anziché, ritornare agli antichi splendori, della Grande America, ( America First ), quale super potenza Mondiale, che un tempo dettava le regole e determinava gli equilibri Internazionali, rischierà di ritrovarsi e risvegliarsi, molto ridimensionata.
Trump infatti, posto che nei confronti dell'Europa, ha già dichiarato, che si porrà in forte contrasto, anche economico, non troverà pronti al dialogo neppure la Cina, prepotentemente balzata al vertice degli equilibri Internazionali, oltre che dover fare i conti coi Paesi del Bric, e, con i nuovi equilibri in Medio Oriente, ove Arabia Saudita e Quatar, certamente faranno pesare il nuovo ruolo conquistato di recente, senza tralasciar di conto, Paesi come la Corea del Sud, ormai inserita, vista la sua forza economica e militare, a pieno titolo fra i Paesi Leader Mondiali.
I prossimi 100 giorni ci diranno se tutto ciò sarà realtà o meno, quel che è certo, è, a mio avviso, che Trump, presto potrebbe rivedere i suoi piani, venendo a più miti consigli, se non vorrà emarginare dal contesto Mondiale gli Stati Uniti.
Camaleonte lo è da sempre, vedremo se questo basterà a riportarlo ad una sana visione dell'ordine Mondiale, sia per il bene degli Americani che per il destino dell'intero Pianeta.
#sebastianoarcoraci#noamericafirst#
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