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Giordani Sindaco "pigliatutto"?

Ho letto, come tanti cittadini Padovani, del battesimo ufficiale avvenuto Sabato 25 giugno scorso, della nuova Giunta Patavina , officiato dal gran cerimoniere Sergio Giordani.

Ad eccezione delle due giovani, gradite, new entry, Margherita Cera della lista del Sindaco e Margherita Colonnello, del PD, che avranno due belle gatte da pelare,

( Sociale e Risorse Umane) le altre sono tutte riconferme e nomi conosciuti del tradizionale ceto politico Padovano.

Colpiscono però alcuni elementi, che, seppure timidamente nascosti fra le righe, offrono spunti di curiosità.

Innanzitutto, ancora una volta, il Sindaco mantiene per sé la delega del Bilancio.

È facile intuire che Egli, o chi per lui, pensa di governare direttamente la " borsa" di bottega.

Controllare e gestire le risorse finanziarie dell' Amministrazione in fondo è il compito più importante per un Comune, specie dopo che molti miliardi, per merito del Governo Draghi, arriveranno dal PNRR.

Però, ci si chiede, possibile che in questi 5 anni trascorsi non sia cresciuto nessun Amministratore che potesse occuparsi a tempo pieno del Bilancio, proprio per la sua nevralgica importanza?

Personalmente ritengo bisogna occuparsene a tempo pieno ed avere specifiche competenze in materia, non solo quella di ex Presidente di Interporto, ove in ogni caso era il bravo Direttore Roberto Tosetto, ad occuparsi della materia, non certo il Presidente che aveva ben altri compiti, o aver fatto il Sindaco per un mandato.

Come mai il Sindaco, che avrebbe appunto ben altre funzioni, molto impegnative, oltre che quello delle relazioni pubbliche con gli altri Enti ed Istituzioni, e coordinare l'attività della Giunta stessa , non ha pensato di affidarle a qualche Assessore?

Eppure vi sono all' interno della Giunta uomini e donne che potrebbero agevolmente svolgere questo compito.

Sembra una "deminuzio capitis" se non una falla nel sistema del Comune di Padova.

D'altronde, oltre al Bilancio, di gran lunga la delega più importante, neanche Superman, potrebbe riuscire nell'impervia impresa di dedicarsi a tutte queste altre deleghe che il Signor Sindaco ha tenuto per sè:

Grande Padova e Città Metropolitana, Progetto Arcella, Città Sane, Programmazione e Controllo, Comunicazione e Relazioni Esterne, URP, Rete Civica, Sanità, Rapporti con le OO.SS., Innovazione, Politiche giovanili, Università, Valorizzazione Complesso Municipale, Gemellaggi, Agenda 21, Coordinamento Strategico PNRR, Opere Speciali.

Ora, a parte il fatto che molte di queste deleghe potrebbero essere affidate a completamento di quelle già assegnata ad alcuni Assessori, come ad esempio quella per i Rapporti con le Organizzazioni Sindacali, all'Assessore Margherita Cera, che ha le Risorse Umane, e quella all'Università a Margherita Colonnello che fra le altre ha quella al " diritto allo Studio", o a Cristina Piva, che ha già l'Istruzione e l'Edilizia Scolastica, per tutte le altre potevano scegliersi altre soluzioni più idonee, magari un City Manager, proprio in previsione delle notevoli difficoltà di gestire tale massa di risorse, (basti pensare ai notevoli fondi per le nuove linee del il TRAM) .

Milano lo ha fatto, così come a Napoli è stato nominato Pasquale Granata e a Roma Gualtieri ha nominato Paolo Aielli.

Ma anche Città Medie lo hanno fatto :

Firenze, ad esempio, ed a Torino, a Febbraio di quest'anno è stata nominata City Manager Alessandra Cimadom, proprio per gestire meglio i fondi del PNRR.

A mio avviso, anche Padova dovrebbe farlo, ( vi à ancora il tempo giusto), se, come credo, anche la nostra Città ha forti capacità per ritornare ai fasti di un tempo non lontano, quando precedeva Verona e Venezia, fra le più importanti Capitali economiche e culturali d'Italia.

A meno che non si sia riservato, insieme al suo staff, di affidarle fra qualche mese ai Consiglieri Eletti , per rassicurare , accontentare e "blindare" tutta la sua maggioranza in Consiglio.

Infatti, credo più a questa opzione, visto che alcune di fatto le ha già annunciate alla Stampa, come quella al Progetto Arcella ( Pillitteri) e Innovazione ( Pasqualetto).

D'altronde i mugugni già cominciano a circolare, altro che squadra compatta.

E a proposito di squadra compatta , come mai il Sindaco ha fatto di tutto, mettendo in forte imbarazzo Coalizione Civica, affinchè l'ex Assessora Marta Nalin, la più votata della lista, e che ben aveva svolto il suo compito, non fosse riconfermata nella compagine di giunta, preferendogli il candidato arrivato terzo, ( Andrea Ragona) anche dopo quindi Chiara Gallani.

E' evidente infatti, come ha dichiarato sul Gazzettino di Domenica 26 Giugno, la stessa Nalin, in una bella intervista, che sottoporre all'Assemblea di Coalizione Civica due alternative secche, ( prendere o lasciare) rispetto alle deleghe da affidare loro, provocatoriamente disuguali, sia per peso specifico, sia per omogeneità delle competenze, che, a quel punto, provenendo la proposta proprio dal Sindaco, la scelta di fatto era già scritta da tempo, ingerendosi pericolosamente ed indebitamente, su decisioni che spettavano in totale autonomia, solo ed esclusivamente al popolo arancione, ciò che sicuramente provocherà forte ripercussioni sul piano dei rapporti di collaborazione futura fra questa giunta e i simpatizzanti e militanti di Coalizione Civica.

Ad essere maliziosi forse decisivo potrebbe essere stato il passato da Presidente di Legambiente, Associazione Ambientalista che fa Lobby, da sempre vicina al Pd, di Andrea Ragona , e l'amicizia dell'On.le Ermete Realacci, facendo alla fine pendere l'ago della bilancia dalla sua parte, dunque prevalendo, ( con il contributo del partito Democratico), sulla "componente sociale" di Coalizione Civica.

E ancora: come mai il Sindaco affida al pur bravo Antonio Bressa il Verde, materia evidentemente più in sintonia con chi di solito ha maggiore sensibilità su tale materia, e che dunque sembrava dovesse essere appannaggio di altra parte politica, a cui evidentemente è stata scippata?

E infine : come mai il Sindaco tiene per sè la delega di Edilizia Privata?

Dalla L. 142 in poi infatti è inteso depoliticizzare tale materia, vista la delicatezza della stessa, affidandola esclusivamente al procedimento amministrativo ed ai Dirigenti.

Forse perchè, come ha dichiarato il Sindaco, sempre sulle pagine del Gazzettino, sulla Edilizia Privata il Comune ha avuto diversi problemi sollevati dai cittadini ?

Dunque una ammissione palese che chi l'ha gestito prima ha commesso degli errori? E quali di grazia , vien da chiedere al Sindaco?

Sarebbe auspicabile che, per senso di trasparenza verso gli elettori ( ricordo comunque che solo il 50% si è recato alle urne), magari in Consiglio Comunale, egli chiarisse quali sono stati.

In ogni caso auguro, da cittadino Padovano, un buon lavoro alla neo Giunta, auspicando che nel prosieguo di mandato, tali discrepanze siano ricondotte a una giusta lettura, anche per comprendere appieno il Progetto strategico di questa Amministrazione, poichè, al momento, sembra del tutto evanescente e ricco dei soliti "annunci propagandistici".

Augurandomi, per il bene della Città, di essere smentito dai fatti, invio quindi un

"in bocca al lupo" al Giordani bis.

Sebastiano Arcoraci

Padova - Domenica 26 Giugno 2022





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