Da Gennaio di quest'anno ( 2024) , come è noto, Arera ha annunciato la fine della misura di tutela relativa all'applicazione dell'aliquota IVA su Luce e Gas , passando dal precedente 5% al 22% per la grande platea dei consumatori.
Ciò non solo ha prodotto, per una famiglia media, un incremento annuo, stimato del 15% della spesa precedente, ma sta costituendo nuovamente una stretta ai consumi delle famiglie, e, come dagli ultimi report della Banca d'Italia, una crescita inferiore di quella prevista, del PIL del nostro Paese ( 0,6% anziché 1%) .
A fronte di tale situazione sui costi dei servizi di rete, i salari , e le pensioni, non sono aumentati se non di cifre irrisorie.
In Italia si sconta infatti un ritardo clamoroso sull'adeguamento dei salari, fermi da 30 anni, rispetto agli altri Paesi industrializzati del G7 ( Francia e Germania, ad esempio) dove son cresciuti rispettivamente del 31 e del 33%, mentre in Italia son diminuiti del 2,7%.
E' evidente allora che alcune misure, come quelle adottate dal Governo attuale, in maniera provvisoria, in relazione alla sterilizzazione degli oneri sociali, abbassando gli effetti del cuneo fiscale, ( di media 6,5%), per diventare positive dovranno diventare misure strutturate e di lungo periodo.
Occorrerebbe dunque riaprire immediatamente la stagione dei rinnovi contrattuali, finora limitati a poche categorie, peraltro fermi da un decennio, e soprattutto attuare l'Art. 46 della Costituzione per favorire la compartecipazione dei lavoratori alle decisioni delle aziende e riconoscere una quota del 10% dei rispettivi utili
complessivi di impresa.
Su quest'ultimo aspetto bene fanno CISL ( ha raccolto migliaia di firma) ed UGL ( che ne fa da sempre la propria bandiera), a battersi affinché il tema giunga presto nelle aule Parlamentari e dare attuazione ai principi previsti dai nostri Padri Costituenti a favore del lavoro e dei produttori.
Purtuttavia, in attesa di sviluppi a breve si temi enunciati, è necessario, da parte del Governo, prevedere sin dalla prossima manovra finanziaria, da approvare entro il 20 Settembre, oltre alla strutturazione delle misure relative al Cuneo fiscale, soprattutto un ritorno alla tutela dei consumatori per quanto riguarda il costo delle bollette, divenuto, per molte famiglie e Pensionati, ormai insostenibile.
Oltretutto oltre ad essere insostenibile, il sistema appare fortemente iniquo e favorisce i grandi gruppi di Operatori del settore che stanno ottenendo grandi e abnormi profitti.
E' allora insufficiente che ARERA ( Autorità in materia di energia), ad esempio nel gas, si limiti a fissare il costo medio all'ingrosso per mq ( oggi a 0,297 euro su Mc ), e se poi i controlli sulle tariffe reali applicate ai consumatori vanno ben al di là di un margine di guadagno accettabile e naturale per ogni tipo di azienda che operi sul mercato e che deve produrre profitto, rivendendolo infatti ai consumatori, a partire da 0,40 al Mc in su.
Non solo dunque già oggi si assiste già ad una giungla di prezzi praticati alla clientela, ma da Luglio, con il termine del periodo di proroga del mercato tutelato, le famiglie ( tranne i cosiddetti soggetti vulnerabili , over 75) saranno costrette ad individuare un nuovo operatore , nel mercato libero, pena, ove non si compia alcuna scelta da parte dell'utente, il rimanere con l'attuale Operatore, ma a tariffe che deciderà di volta in volta l'Operatore stesso.
E' evidente dunque la preoccupazione che i cittadini e le Associazioni di Consumatori, hanno sin d'ora per quanto potrà accadere da Agosto di quest'anno.
Al Governo quindi si chiede non solo di tornare ad applicare l'IVA , su queste forniture, nella precedente misura del 5% o del 10%, ma che sulle bollette finisca lo stillicidio cui, ingiustificatamente, sono soggetti oggi consumatori.
E' infatti inammissibile ed ingiustificato che per un consumo reale della materia, ad esempio del gas, pari a 100 euro, si debba poi pagare, in realtà, una bolletta finale che ammonta a più del doppio ( 232,00 Euro).
Infatti oltre al costo vivo per la materia 100 E. ,sono aggiunte le seguenti voci:
trasporto e gestione contatori - 41,00 E
oneri di sistema - 7, 00 E
punto consegna - 8,00 E
altri oneri - 18,00 E
Imposte ed IVA ( 22%) - 59,00 E -
Totale - 232,00 E
Come si vede un quadro davvero disarmante che illustra una realtà non più tollerabile.
Saranno mesi cruciali quelli che arriveranno per il futuro di molte famiglie.
Si attendono quindi risposte adeguate dal mondo della Politica, anche per evitare che gli enormi sacrifici che ogni giorno devono fare i cittadini, per sostenere il Sistema Paese, siano resi del tutto vani da pratiche, al limite del vessatorio, che difficilmente potranno ancora essere accettate dagli Italiani onesti e che pagano tutte le tasse.
sebastiano arcoraci - Aprile 2024
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