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Italia - U.S.A. due Nation due Emotion

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • 2 days ago
  • 4 min read

C'era una volta l'America, il sogno Americano, ove tutto si poteva, e, tutti i sogni si realizzavano.

Quanti emigranti diede l'Italia a questo nuovo Paese, e quanti destini, da quegli anni di partenza, ammassati sulle grandi navi della speranza, si sarebbero incrociati.

Italia- America- Italia, una vita di andirvieni ,di tante seconde generazioni, che da quel momento avrebbero alternato la loro vita fra Italia e America.

L'America quale orizzonte di modernità, di patria dei diritti, di benessere e ricchezza, di civiltà.

Sono passati tanti anni da allora, e, facendo una sorta di parallelismo con l'Italia, sorge spontanea una domanda : "ma oggi l'America è ancora il sogno degli Italiani, e, in genere degli Europei?

Ebbene, io credo di no!

Per dire il vero non è da oggi che non lo è più, sono decenni che ormai si è accantonato, nell'immaginario collettivo, il sogno Jankee.

Una America sempre più connotata da segni di potenza militare, animata da interventismo in guerra, convinta di poter determinare il destino di altre Nazioni, e di altri Popoli, non solo con le armi, ma anche organizzando veri e propri colpi di Stato per destituire i vecchi Leader di altri Paesi.

Una America con spirito egemone, di supremazia culturale ed economica, che ha inteso, in tutti questi anni, guidare il Mondo. improntandolo al suo modello, ritenuto più virtuoso e democratico di ogni altro modello di convivenza civile.

E, purtuttavia una America, a cui ora mai manca l'anima, lo spirito rivoluzionario di un tempo, l'anelito liberale che l'aveva un tempo contraddistinta.

Gli Italiani, e gli Europei, un tempo guardavano all'America per scoprire ogni novità musicale, artistica, creativa, tecnologica, nell'applicazione del diritto, della giustizia, dei diritti civili.

Che ne è stato di quest'America?

Che ne è stato della Nazione Guida?

Purtroppo nulla!

Niente è più come prima!.

In ogni settore della sua realtà, economica, sociale o Politica, che sia, l'America. come l'abbiamo conosciuta, non c'è più!

IL sogno Americano è svanito!

Oggi resta un Nazione, ancora Potenza militare, ma lacerata al suo interno, con interi quartieri ghetto nelle sue Città, Los Angeles, o NewJork che siano, con il dollaro sempre più deprezzato, con migliaia di poveri che vagano per le sue Avenue, spesso morenti a causa del fenthanil, la droga dei poveri, di coloro che non ce l'hanno fatta a racimolare 4 mila dollari almeno, per sopravvivere nella giungla Americana, dai prezzi altissimi degli affitti, delle merci, dei ristoranti, delle case, dei trasporti, e dei servizi.

Resta una Nazione che non assicura ai suoi cittadini un Servizio Sanitario Nazionale, se non a totale carico di questi.

Resta una Nazione in cui vale solo la monetizzazione di sé, il valore in dollari di ogni persona.

Una Nazione in cui governano i magnati e i pochissimi ( 4- 5 ) detentori dei motori di ricerca e delle infrastrutture tecnologiche.

Una Nazione in cui un signore possiede un canale televisivo, decine di giornali, un aereo personale e persino una sua moneta in cripto -valuta.

Una Nazione, i cui Governanti, mettono il bavaglio alle libere Università e alla stampa libera.

Una Nazione i cui Governanti, vanno in missione all'Estero, come ieri nel Quatar ed Emirati Arabi, non per parlare di Politica, di diplomazia, di diritti, di progresso per i loro Popoli, ma unicamente per fare affari e siglare accordi solo di natura commerciale, spesso solo a fini personali.

Così John Kennedy e il suo sogno Americano, (ed i nostri sogni), sono ormai finiti.

Un mondo il cui Moloch diventa solo il denaro è la reincarnazione del passato, in cui si idolatrava un feticcio, un simbolo, una icona pagana, un Ente soprannaturale, un animale dalle proprietà divine, da cui non potrà venire nulla di buono, né tanto meno segnali di pace, se non fondati essi stessi, da prezzi altissimi, in termini commerciali e produttivi.

Per questo, io ritengo, che oggi la vera America, quel simbolo di un tempo, quel sogno a cui si aspirava tutti, sia invece l'Italia, e, molti Paesi Europei, in cui, in tutti questi anni di convivenza pacifica ( 80 anni), si è dato voce ai diritti dei cittadini, dei lavoratori, delle donne, tutelando allo stesso tempo i più fragili e più poveri.

Una Italia, e una Europa, che non guarda dunque più all'America come modello, ma che anzi, essa stessa si fa modello, in termini di qualità della vita, ricchezza sociale, creatività nell'arte, nel cinema, nella letteratura, nel teatro, nella Istruzione.

Una Italia, e una Europa, in cui obiettivi di crescita personale, possibilità di successo, vita dignitosa per le famiglie, possibilità per i giovani di studiare, diplomarsi e laurearsi, sono ancora oggi a portata di mano, seppure con sacrifici enormi, specie per le classi meno agiate, e quelle medie.

Una civiltà che vigila sulle sue bellezze naturali e sul clima, seppure con difficoltà di mezzi e risorse, ma che ha insito nel suo essere ogni anti-corpo, necessario per limitare gli effetti negativi, di quelle attività umane, spesso incuranti e negligenti colpevolmente verso il proprio habitat.

Una storia però ancora emozionante quella Italiana ed Europea, per la quale vale la pena lottare ancora, per preservarla e migliorarla.

Una vicenda umana con un'anima, quella stessa che oggi, a mio parere, l'America, e le altre Potenze, che si basano solo sulla forza militare, sul commercio e i soldi, hanno perso, dimenticando le proprie origini e la propria storia, i propri valori culturali profondi, come l'America, la Russia e la Cina.

Una storia che va ripresa, ripartendo da altri valori, quelli nobili della pace e dello scambio culturale e il dialogo fra i Popoli.

Valori che oggi vanno emulati ,dal nuovo apostolato di Leone XIV, il nuovo Papa, che spero, possa ergersi ,a soggetto Politico, negli attuali equilibri Internazionali, facendosi promotore di un nuovo paradigma sociale e valoriale, in cui il denaro e il potere siano solo un mezzo per raggiungere il bene comune e non il fine ultimo del destino umano.







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