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Tre motivi per astenersi al Referendum di Giugno

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • 4 days ago
  • 2 min read

Updated: 3 days ago

Molti miei lettori mi chiedono di spiegare i motivi per i quali non mi recherò alle urne il prossimo 8 Giugno per i Referendum su Lavoro e Cittadinanza.

Ebbene lo faccio ora, compiutamente:

son tre i motivi:

  • di diritto : legittimità di scelta poiché per il Referendum è prevista, come possibilità di scelta e di opzione, proprio quella di astenersi, senza doversi pronunciare necessariamente né per il Si né per il No';

  • di contenuto : per le materie proposte al vaglio dei cittadini, che ritengo, per quelli sul lavoro, totalmente strumentali politicamente, e negativi, per aziende e lavoratori, mentre per l'ultimo quesito, quello sulla cittadinanza, è sufficiente approvare una proposta Legge, già giacente in Parlamento, depositata da Forza Italia, ed altri, che prevede l'ottenimento della Cittadinanza , attraverso lo ius scholae già all'età di 16 anni anziché 18

  • di natura Politica : non far esultare l'Opposizione, che, in caso di raggiungimento del quorum, le consentirebbe di strumentalmente l'uso del Referendum, per destabilizzare l'attuale Governo in carica, legittimamente eletto dagli elettori.

    Peraltro, per quelli sul lavoro, che intendono abrogare le misure del jobs act, oltre che per gli effetti negativi che essi produrrebbero, specie per le piccole aziende

    ( - di 15 dipendenti), non appaiono condivisibili neppure sul merito, essendo che la Riforma del Jobs Act, realizzata peraltro dal Governo Renzi, (oggi alleato della Sinistra), ha prodotto almeno 600 mila nuovi posti di lavoro, ( fonte ISTAT), e, che di recente, l'attuale Governo, ha ampliato la possibilità di proroga, fino a 4 volte, dei contratti a termine, oltre i quali il contratto si trasforma necessariamente in contratto a tempo indeterminato.

    Parimenti, per ciò che riguarda la Cittadinanza, ove anche fosse raggiunto il quorum necessario, bisognerà tornare in Parlamento ed adottare una Legge apposita, Legge che può essere adottata anche subito, purché le forze Politiche aderiscano alla proposta di Legge, già in Parlamento, che prevede l'ottenimento di questa, mediante lo strumento di integrazione prevista con l'Istituto dello Ius Scholae, unica misura che effettivamente produce, specie fra le nuove generazioni di immigrati, quel senso di appartenenza alla Comunità Italica, condividendone regole e costumi.

    Il resto è fuffa, e pura polemica, tipica di chi, in tutti gli anni di permanenza al Governo, avrebbe ben potuto adottare i provvedimenti che oggi propone, ma, che, stranamente, non lo ha fatto.

    Dunque, chi intenderà scegliere sul Referendum, lo potrà legittimamente fare, astenendosi, come me, dal voto, impedendo che i quesiti raggiungano il quorum, e che si apra una stagione Politica destabilizzante. di cui, francamente, il Paese, oggi, anche per gli odierni scenari Internazionali, non ne ha alcun bisogno.

    sebastianoarcoraci.com


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