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Nuovo Papa atto finale. Esordio di Prevost - Leone XIV - Primo Papa Americano

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • May 9
  • 2 min read

Ore 18,07 di Giovedì 8 Maggio 2025, la fumata è bianca.

Ore 19,23 Habemus Papam .

La Pace sia con tutti Voi.

Così ha esordito ieri sera il successore di Papa Francesco, Robert Franciscus Prevost, cioè, Papa Leone XIV.

69 anni, nato a Chicago, nell'Illinois, da padre Francese, madre Spagnola, Mildred Martinez, e, di origini Italiane da parte di Padre.

Da Filosofo e Matematico, potrà operare, all'interno della Istituzione Ecclesiastica, con maggiore dimestichezza, rispetto a Papa Francesco, spesso osteggiato da chi voleva mantenere certi privilegi di casta, e, certamente illuminare, il cammino della Chiesa verso un rinnovamento senza strappi con la "tradizione".

Già Vescovo di Lima, nella Diocesi di Ciclajo, in Perù, e Prefetto della Congregazione dei Vescovi, per volere i Papa Francesco, egli è un Agostiniano e Missionario.

Pur non nascondendo una certa mia delusione, avendo preferito la nomina di un Europeo, sento il dovere di rilevare, dopo il suo intervento di saluto ai fedeli, riunitisi, in Piazza S. Pietro, in più di 150 mila, per accogliere la lieta novella, che egli mi sembra la scelta giusta, nel momento giusto.

Affermare che " il Mondo ha bisogno di luce, pace e giustizia", credo possa essere recepito come un messaggio positivo, i cui contenuti, non solo sono più che mai attuali, nel contesto Mondiale odierno, ma, che questi ricalcano, i valori promossi dal Magistero di Papa Francesco.

Un motivo in più, dunque, per guardare con fiducia l'inizio del nuovo Pontificato.

D'altronde, da buon conoscitore della Curia Romana, quale Prefetto della Congregazione dei Vescovi, da due anni, stabilmente a Roma, saprà far tesoro delle Liturgie Romane e dei suoi riti.

Un Papa che, vista la sua provenienza, potrà anche ristabilire quei legami, di recente sfilacciati, con la ricca Chiesa Americana, elemento strategico per la promozione efficace del Cattolicesimo nelle varie aree del Mondo, oltre che contribuire a ripianare il bilancio e le Casse del vaticano.

Oltretutto, conoscitore profondo dei costumi U.S.A., e, del Trumpismo, potrà agevolare il dialogo, e, il confronto, col Presidente Americano e il suo Staff.

Inoltre "costruire ponti", come lui stesso, ha affermato, nel suo saluto alla folla, è già una forte base programmatica, contro chi invece intende costruire muri, allargare i conflitti in essere, e evitare il confronto, con le diverse sensibilità religiose e Nazionali.

Un buon viatico insomma, che ci lascia, come credenti, ben sperare, per il prossimo destino dell'umanità e del Creato.

La Chiesa, e, il Mondo, ha bisogno di nuovi Apostoli di pace, giustizia, equità, vedremo, nei prossimi mesi, se i 133 Cardinali elettori, avranno visto giusto nello scegliere il nuovo successore di Pietro.

Per adesso, mi permetto di sottolineare una curiosità .

Il detto " in nomen omen" si attaglia bene anche al nuovo Papa.

Prevost infatti, nella mia lingua madre ( Siciliana), si trasforma in Prevostu, che vuol dire Prete, Parroco a capo della Chiesa più importante.

Che dire ? Un predestinato!



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