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  • Writer's picturesebastianoarcoraci

Istat , Italiani più tristi e sgomenti.

L' ultimo Rapporto Istat mostra un quadro del Paese molto diverso rispetto a qualche anno fa.

Siamo più tristi, sgomenti, e con poche speranze.

In effetti poco c'è da esser allegri :

Da ieri la benzina torna a costare più cara, non avendo questo Governo rinnovato il taglio delle accise;

Il gas nella prossima bolletta peserà per il 16,3 % in più:

Il lavoro, specie per i giovani, è sempre più precarizzato e senza rosee prospettive per il futuro,

L'Inflazione è ormai al 12%, ( non accadeva dai tempi di Craxi), che insieme ad una probabile recessione, porterà a quello che tutti gli economisti, chiamano stagflazione, provocando una stagnazione anche nei consumi.

Ma anche dal rapporto Svimez di questi giorni, emerge un quadro preoccupante : un ulteriore impoverimento del Sud rispetto al Nord, con meno produttività e maggior bisogno di protezione sociale , oltre ad una ulteriore difficoltà per l'accesso al Credito non solo al Sud, dove imperversano le Società Finanziarie, indebitando i cittadini con tassi quasi da usura, anche al Nord, dove anche le imprese annaspano.

L'erosione dei salari, fra i più bassi d'Europa, e delle Pensioni, che il nuovo Governo ha penalizzato nelle indicizzazioni, e , che, in assenza di una vera perequazione, rischiano di assottigliare il loro valore reale.

Gli alti oneri fiscali per le aziende, tanto che Confindustria è molto critica verso il Governo Meloni che li ha abbassati, di poco, ma solo per i lavoratori, la necessità di aumentare la forza lavoro, oggi fra le più basse d'Europa ( 40% della popolazione attiva), a fronte, ( sempre dati Istat) , del 23% rappresentato dalla popolazione anziana, fotografa un Paese vecchio e che indebolisce il ns PIL, certo non sono segnali positivi.

Per non parlare dell'insufficiente Welfare Sociale e territoriale, che lascia le famiglie senza tutele e sostegni idonei a sostenere il peso della gestione quotidiana familiare,

Cosa fare ?

- Attuare urgenti Riforme istituzionali, eliminando il doppio Cameralismo perfetto, che rallenta l'attività Legislativa, verso una Repubblica Federalista e Presidenzialista;

- Puntare sui giovani, anche quale motore di sviluppo del Paese, attuando innanzitutto la Riforma del Sistema di Istruzione e Formazione e Universitario, che andrebbe allineato alle più moderne realtà Europee e Mondiali ( USA) , snellendo ad esempio il percorso di studi Liceali ( 4 anni anzichè 5 ) , eliminando il numero chiuso a Medicina e facendo accedere molti giovani alle docenze presso le superate e baronali Istituzioni Universitarie,

- Riformare il mercato del lavoro, aumentando la forza lavoro, introducendo una fiscalità di vantaggio per i giovani, e nel contempo abbattere il cuneo fiscale per le Aziende che li assumono.

Tutte sfide che questo Parlamento ha ora di fronte, e che dovrà vincere entro questa Legislatura.

Saprà questa maggioranza essere all'altezza?

Non credo, almeno non da sola, anche per la rissosità al suo interno.

Occorre dunque ridare un ruolo fondamentale al Parlamento, coinvolgendo anche le altre Forze Politiche, quelle almeno che non siano anti-sistema e che rifiutano il confronto a prescindere.

Solo così, forse, avrà ragione, una giovane donna, intervistata ieri , durante un servizio del TG, che alla domanda se lei è sgomenta o fiduciosa per il futuro, ha risposto :

" ho sgomento ma anche speranza".


Sursum corda!

Dicembre 2022

Sebastiano Arcoraci





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