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Per contare in Europa si candidino i veri leader di Partito

L'8 ed il 9 Giugno i cittadini Europei saranno chiamati alle urne per rinnovare i membri del Parlamento Europeo.

Non c'è chi non veda l'importanza della posta in palio, visto quanto sta accadendo nel Mondo a causa dei conflitti nel Medio Oriente e fra Russia ed Ucraina, alle porte della nostra Europa.

L'importanza della consultazione risale anche al fatto che i Provvedimenti Legislativi degli Organismi Europei, siano divenuti , via via, sempre più incisivi per i singoli Paesi membri , rivelandosi, specie con il PNRR, fondamentali per la crescita e sviluppo di ogni Paese, ed in particolare per l'Italia, Paese che più di tutti ha beneficiato da questa sorta di New Deal di ispirazione Americana.

D'altronde se si vuol costruire gli Stati Uniti d'Europa, occorre considerare che tale situazione sarà ancor di più presente nei prossimi anni, e che la Legislazione Europea, i Provvedimenti adottati dal Consiglio Europeo e della Commissione Europea, saranno immediatamente efficaci nei Paesi aderenti, sena alcun bisogno di ratifica da parte di ogni singolo Stato membro.

Non saranno interessati solo il Settore dell'Agricoltura, Pesca, Commercio Transnazionale, libera circolazione delle persone, libera concorrenza dei mercati, ma anche Ambiente, Economia, Difesa.

Come si vede una vasta gamma di settori saranno interessati dall'intervento Europeo, tanto da poter incidere su quasi tutti gli aspetti quotidiani del nostro vivere civile.

Appare dunque, a mio parere, alquanto risibile questo balletto, tutto Italiano, attorno alle candidature nelle varie liste dei Partiti, che saranno depositate entro il primo Maggio, per ciascuna delle 5 Circoscrizioni elettorali Italiane, presso le competenti corte d'Appello.

Se come dunque è evidente per tutti l'importanza di questa consultazione, e come gli stessi Leader continuano a dichiarare con le loro quotidiane pubbliche esternazioni, diventa difficile comprendere, il motivo che sta alla base al rifiuto della loro personale candidatura, o della loro indecisione di essere capilista alle Europee.

Addirittura alcuni Leader, Conte ad esempio, sbagliando secondo me, hanno affermato che non capeggeranno le proprie liste.

Mentre sia la Meloni, che Salvini, che Renzi, per fare un esempio, sono ancora attardati e dubbiosi circa tale decisione, lasciando ancora col fiato sospeso i propri elettori.

In sostanza alle premesse non corrispondono le conseguenze.

Se, come tutti i Leader si affrettano a dire, "l'Europa è la nostra bussola, è il nostro sogno, va migliorata e rafforzata, allora la conseguenza dovrebbe essere che i Veri Leader dei Partiti, non le seconde Linee, scendessero in campo, per issare la Bandiera Europea, nel segno di De Gasperi, Turati, Spinelli e gli altri nostri Padri Fondatori dell'Europa.

Io credo oltretutto che tale loro autorevole presenza nelle Liste non solo confermerebbe l'importanza assoluto del voto Europeo, come loro stessi ammettono, ma darebbe la spinta e la motivazione a tutti i loro elettori, oltre che a quelli che ancora sono incerti e poco si appassionano ai temi Europei.

Per concludere io credo che l'affidabilità di una classe politica si misuri anche dall'esempio dei loro comportamenti, e che, quindi, alle ore 20 del 1 Maggio, termine ultimo per la presentazione delle liste, debbano rispondere : PRESENTE!

sebastiano arcoraci - 22 Aprile 2024






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