Ieri ( 18 Giugno 2024), è passata, al Senato, con 110 voti favorevoli e 70 contrari, in prima lettura ( occorrerà la doppia lettura nelle due Camere - Art. 138 Cost. e la maggioranza assoluta dei loro componenti), la riforma Costituzionale che introdurrebbe nella nostra Repubblica, il cosiddetto Premierato.
Intanto rilevo, che oggi, non vi sono i numeri sufficienti, per evitare il Referendum, visto che per tale evenienza, occorrerebbero i 2/3 dei voti dei componenti delle 2 Camere, ( cioè, ad esempio, al Senato , 132 voti).
Superato dunque lo scoglio della doppia lettura, la Legge Casellati andrà sottoposta a Referendum, Art. 75 Cost. ( presumibilmente a Giugno prossimo) che, ove raggiungesse il quorum dei votanti ( 50% + 1), a quel punto, e solo a quel punto, diventerebbe legge Costituzionale dello Stato.
"Campa cavallo che l'erba cresce", visto che ormai, come alle recenti Europee, il 51% degli Italiani non va a votare, figuriamoci se va alle Urne Referendarie!
Peraltro, ieri, plasticamente, si sono palesate le forze Politiche che sostengono questa Riforma, ( la maggioranza di Governo) , ma anche quelle che la osteggiano tutta la minoranza, compresi i "Centristi" di Renzi e Calenda.
Eppure Renzi, all'inizio del dibattito, aveva aperto alla Meloni, dichiarandosi disponibile a un positivo confronto sul tema, purché ci si intendesse sulla figura che avrebbe impersonato il Capo del Governo degli Italiani, il Leader Politico dei Cittadini.
Renzi, in realtà parlava di " Sindaco d'Italia", cioè di quella figura che oggi, nell'immaginario collettivo, rappresenta l'Istituzione più vicina ai cittadini, ed anche la più credibile.
Era, quello del "Sindaco d'Italia", un tentativo per superare il disincanto attuale dei cittadini verso i Partiti, e, la distanza di questi rispetto alle Istituzioni, ritenute ormai lontane e sorde ai loro bisogni.
Renzi, che era già stato Sindaco di Firenze, immaginava insomma la figura del "più amato dagli Italiani", per dirla con le parole di una famosa pubblicità, (riferendosi alla figura del Sindaco) .
Renzi pensava dunque ad applicare la stessa legge elettorale dei Sindaci, con il ballottaggio fra i primi due classificati dunque, mediante il doppio turno.
Il Sindaco d' Italia non avrebbe minimamente scalfito i Poteri super partes, attribuiti dalla nostra Costituzione al Presidente della Repubblica, come quella di nominare i Ministri - Art. 92 Cost. ( su proposta del Presidente del Consiglio) o, sciogliere le Camere ( art. 88 Cost.).
Cosa è successo invece?
E' successo che la Premier Meloni, e i Partiti che la sorreggono, non hanno intessuto alcun confronto con Italia Viva di Renzi, né a dire il vero con altre Forze Politiche, chiudendosi a riccio sulla propria proposta, ( DDL Casellati), che è, al momento ben lontana dalla figura del " Sindaco d'Italia", e si chiama Premierato.
Figura Istituzionale, quella del Premierato, che oggi non esiste in nessun Paese del Mondo, ad eccezione di Israele, dove, peraltro, è stata soppressa.
Una figura che, con l'ammaliante idea di farla eleggere direttamente dai cittadini, sommerebbe in capo alla stessa quasi tutti i Poteri, oggi concorrenti, in parte col
Presidente della Repubblica, e, in parte con il Parlamento, e le Regioni, così come i nostri Padri Costituenti, avevano voluto, inserendo nel funzionamento della Repubblica Parlamentare, pesi e contrappesi, a garanzia di eventuali "eccessi di potere"( détournement de pouvoir"), come direbbero i Francesi.
In realtà, accade che, questa maggioranza, approfittando di una incontestabile crisi dei Partiti, nei confronti degli elettori, intende sostituirli con " un uomo solo al comando" ( in questo caso una donna), attribuendo a costui poteri taumaturgici e di cura, verso cui, francamente, l'Italia, e, gli Italiani, non avvertono alcun bisogno.
Di fatto si sostituirebbe il Sistema dei Partiti, l'unico oggi conosciuto, e, applicato, nelle moderne democrazie, con il vuoto Istituzionale, colmato da un "Sovrano".
Altra cosa, completamente diversa, sarebbe stato, aver presentato e proposto il Presidenzialismo puro, quello all'Americana, o, quello alla Francese, col doppio turno, e la possibilità di coabitation fra Presidente della Repubblica e Primo Ministro, o, almeno, il Cancellierato Tedesco, che però attribuisce grandi poteri ai Lander
( Regioni).
Invece niente di tutto questo si è proposto, e si insiste sul cosiddetto Premierato, peraltro anche usando un brutto neologismo.
Personalmente, come già riferito in un altro mio articolo, ritengo ancora possibile modificare tale Legge di Riforma Costituzionale, a condizione che contenga 4 requisiti, che ritengo indispensabili per preservare il Sistema Democratico Parlamentare Italiano, contro eventuali "assolutismi":
Non mutare i Poteri del Presidente della Repubblica
Mantenere l'attuale assetto Istituzionale con la forma Parlamentare
Modifica della Legge elettorale introducendo il doppio turno e ballottaggio
Aumentare i Poteri alle Regioni, anche in campo fiscale
A ciò va aggiunto il superamento dell'attuale bicameralismo perfetto, che ritarda e allunga i tempi decisionali di Governo e produce un surplus di costi inutili ed oggi inammissibili.
A mio parere, dunque, ritengo che solo se si aprirà un confronto su questi temi e si accoglieranno tali modifiche potrà essere approvata la Riforma Costituzionale, in difetto sarà solo una boutade della Maggioranza, che sortirà solo inutili scontri, di cui l'Italia vorrebbe farne a meno, sperando invece si affrontino le vere emergenze del Paese: Sanità, Lavoro, riconciliazione della Politica con i Cittadini, riequilibrio delle disuguagliane sociali.
pd 19 Giugno 2024
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