Droni sulla Polonia, la guerra si avvicina?
- sebastianoarcoraci
- Sep 11
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Updated: Sep 12
Con l'uso militare dei droni, mentre in tempi recenti, erano, per lo più, utilizzati per scopi civili, sorvoli, mappa del territorio, si aprono nuove frontiere nell'uso della guerra guerreggiata.
L'atto intollerabile di guerra, contro i confini della Polonia, perpetrato nelle notti scorse, da Putin, lo dimostra,
Ciò, che, finalmente, ha svegliato, noi cittadini Europei, dai nostri ottant'anni di pacifico torpore.
Infatti, l'operazione nelle zone della Polonia, denominata "Occidente", molto simile a quella del 2022 nel territorio Ucraino, ha dimostrato, al Mondo, ma soprattutto a noi Europei, che il disegno egemonico di Putin, di ricostruire l'Impero Sovietico, è realtà.
Segnali premonitori c'erano già stati, con altri sconfinamenti, fuori dai confini Russi, definiti errori tecnici, che finora erano stati sottovalutati.
Ebbene, da ieri, ciò non è più giustificabile, neppure dai tifosi, del "putinismo", presenti, ahimè, anche in Italia.
D'altronde Putin, si sente, ormai rassicurato, dopo la parata Cinese, e la "foto opportunity", di qualche settimana fa, dei più importanti Leader Asiatici, fra cui, oltre a Xi Jinping, anche quello Nord Coreano Kim.
Attardarsi dunque, ancora, nel confronto, anche nel Parlamento Italiano, fra coloro che sostengono l'aumento della spesa militare al 5% del PIL, e coloro che sono contrari, da ieri, rappresenterebbe, a mio avviso, un colpevole assopimento alle "ragioni della forza messe in campo dal Mondo Asiatico, oltre che da quello rappresentato da Netanijau e Trump.
Pacifisti di maniera, e rappresentanti Politici, come D'alema, presente alla parata, e, ancora una volta, dalla parte sbagliata della storia, potrebbero far tardare un intervento degli Organismi Europei e della Nato, che tuteli i nostri confini, e, la pace.
Occorre potenziare la difesa Europea, con scudi di no fly ai confini della Russia, considerando, dopo ieri, anche la Bielorussia, di Lukashenko, parte attiva degli attacchi alla pace.
Occorre velocizzare la costruzione degli STATI UNITI D'EUROPA, dotati di un esercito comune, capeggiato, a turno, dai Comandanti militari della Difesa di tutti i 26 Paesi U.E., per essere pronti alle incursioni imperialiste da parte di Paesi ostili.
A questo scopo, è giunto il tempo, di eleggere il Parlamento Europeo e il suo Presidente, direttamente dai cittadini, conferendo, i necessari poteri Politici per affrontare le nuove sfide Internazionali che ci attendono.
Più Europa, non sia più, in futuro, solo imposizioni di norme, regolamenti e limiti alla sovra- nazionalità di ogni singolo Paese U,E., ma una idea di Comunità, legittimata dal voto popolare, che condivide gli stessi valori occidentali di libertà e democrazia, contro ogni idea "assolutista" del Potere.
Una idea nuova d'Europa, che comincia a farsi largo nell'opinione pubblica, specie fra i Giovani, che, a differenza della vecchia generazione, ormai identificano la loro Patria, con quella dei Paesi che la compongono, superando confini e steccati geografici, uniti da un afflato comune verso un futuro di pace, giustizia sociale, democrazia e libertà civili.
Il tempo, le circostanze, e gli avvenimenti recenti ormai ci indicano tali orizzonti.
Non si spengano ora questi aneliti di speranza, dimostrando, come classe Politica, di essere all'altea del compito che ci attende, pena il disimpegno, se non, il disprezzo da parte di chi sente, che il proprio futuro, pur appartenendogli, stia sfuggendogli di mano a causa di mancate e colpevoli scelte passatiste e antiprogressiste.

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