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Scricchiolano le poltrone del Sindaco Giordani.

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Apr 18
  • 3 min read

Updated: Apr 18

Dopo il voto di Lunedi notte, 14 Aprile, sull'ingresso di capitale privati in Interporto S.pA. , traballa lo scranno di Palazzo Moroni del Sindaco Giordani.

Giordani gusterà la colomba Pasquale, ma, forse, non mangerà il panettone a Natale.

Infatti, dopo l'esito del voto, in cui i due Consiglieri di Coalizione Civica si sono astenuti, la poltrona del plenipotenziario ( presiede Comune e Provincia), potrebbe schiantarsi.

D'altronde, questa volta, sono i numeri a parlare chiaro.

La Mozione della maggioranza è stata votata solo da 18 Consiglieri, raggiungendo per un soffio ( 1 voto in più ) il numero necessario previsto per l'approvazione di un atto, che su 32 componenti del Consiglio, ( più il Sindaco 33), è di 17.

Un dato numerico, che , però, può essere declinato, anche sul piano Politico.

Infatti, il fatto eclatante, che si è reso evidente plasticamente Lunedì, è che su temi delicati ed importanti, Giordani potrebbe non avere più la maggioranza in Consiglio Comunale.

Analoga situazione ripetutasi in Provincia, dove il provvedimento è passato, alla terza seduta, con soli 7 voti su 17 ( era richiesta una maggioranza diversa).

Tant'è che, ove si materializzassero, concretamente, ad esempio in Consiglio Comunale, i mal di pancia evidenziati in questi mesi da Gallani, Nalin e Tarzia, (quest'ultimo attualmente trasferitosi nel gruppo misto, insieme a Bianzale), sommati a quelli di Coalizione Civica, i numeri cambierebbero, immediatamente, in senso negativo, passando da 18 a 15, e, contemporaneamente quelli della minoranza da 10 a 13.

Purtuttavia questi cambiamenti, potrebbero non ancora far conseguire nell'immediato, alla minoranza i numeri per sfiduciare Giordani.

Ma, e, sottolineo ma, cosa succederebbe se, almeno un'altra parte, dei Consiglieri dell'attuale Lista Giordani, decidessero di abbandonare il Sindaco?

Cosa accadrebbe dunque se, ad esempio, la Consigliera Battistella, molto vicina all'ex On. le Maurizio Saia del Movimento " la buona destra", già molto critica su alcune scelte della maggioranza, decidesse di voler voltare spartito musicale, e far risuonare nell'aere di Palazzo Moroni, una sinfonia diversa da quella un po' disarmonica di oggi?

Succederebbe che le due forze si equivarrebbero, ma che, in ogni caso Giordani, senza il suo voto personale, dovrebbe trarre le conclusioni che la sua Maggioranza sarebbe evaporata, e lui stesso, e, il suo staff, verrebbero disarcionati.

Senza contare che, la fibrillazione, potrebbe estendersi, anche ad altri componenti della Lista Giordani, ( ne basterebbe 1), oggi aderenti al Partito di Azione di Calenda, causando, in tal caso, del tutto ipotetico, per ora, il ribaltamento totale dei numeri che vedrebbero la Minoranza, diventare Maggioranza ( 17 a 16 ).

Il tema non è però tanto peregrino, poiché avverandosi tale situazione, paradossalmente, i Consiglieri uscenti, potrebbero approfittare dell'imminente prossimo voto d' autunno, alle Regionali del Veneto, votando, nella stessa data, per le Comunali, determinando un cambio anche del vertice della Provincia.

Fantasie autorali?

Lo si vedrà presto, forse in vista di qualche nuova delicata situazione, su cui dovrà pronunciarsi il Consiglio Comunale, come l'approvazione di qualche variante, o la Variazione di Bilancio, o sulla Disciplina generale di tariffe, o sugli Indirizzi per le aziende pubbliche e gli Enti Partecipati, ( su cui bisognerà prima o dopo pur votare).

Quel che è certo è che ormai, anche in Città, dai cittadini, si percepisce la voglia di un cambio di scenario Politico, e dunque di un cambio di guardia alla guida dei due Palazzi delle Istituzioni Locali.

Naturalmente occorrerebbe, che, l'opposizione, oggi frastagliata, divisa e con molti litigi da spogliatoio, potesse diventare una vera squadra, con al timone un allenatore- motivatore, che riuscisse a darle quell'amalgama, di cui tanto, in passato, fu sostenitore il mitico presidente del Catania, Angelo Massimino.

Un segno premonitore, a Palazzo Moroni, l'altra notte vi è già stato, segno che ricorda tanto la congiura, sempre di notte, che fece cadere il Sindaco Bitonci, nel Novembre del 2016.

D'altronde si sa, di notte, accadono cose strane, e, a volte, anche belle!

Capitan Miky






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