Nei giorni scorsi Svimez, l'Istituto che fornisce periodicamente i dati dello sviluppo nel Mezzogiorno, ha pubblicato il report relativo all'andamento dell'economia del 2023.
Dati sorprendenti, che fanno abbandonare le ultime posizioni in classifica, finora riservate al Sud.
Era dal 2015 che non accadeva.
Il dato riferito è quello del + 1,3 rispetto alla media Nazionale ( e del Nord Est) dello 0,9%, e del Centro, che rimane al palo, con lo 0,4% di crescita.
Altrettanto positiva è l'andamento occupazionale ( + 2,6%), rispetto all'1,8% della media Nazionale.
Ma in quali settori è avvenuta la crescita?
Costruzioni ( + 4,5% )
Servizi ( + 1,8% )
Turismo ( + 1,1% ), soprattutto dagli arrivi dall'Estero
. Esportazioni verso l'estero di merci (+ 14,2%).
Ma quali sono stati i fattori determinanti per questo?
1- Investimenti pubblici per la realizzazione di opere pubbliche (+ 60,4%)
2 - Accelerazione della spesa pubblica dei fondi di coesione Europei
3 - Fondi del PNRR
Anche il PIL cresce più del Nord e della media Nazionale, con punte di eccellenza per la Sicilia ( + 2,2).
Finalmente il Mezzogiorno, dunque, può ambire a partecipare, con pari dignità, alla crescita Nazionale.
Si tratta ora di imprimere maggior forza a questa tendenza favorevole, rendendola strutturale ed irreversibile.
Una sfida che il Mezzogiorno, e in particolare la Sicilia, può raccogliere e vincere.
Occorrerà adottare alcune misure naturalmente, a cominciare dalle dimensioni delle Imprese, che per rispondere alla domanda attuale dei Mercati, ha bisogno di Grandi Aziende e Gruppi, magari in joint venture con le maggiori Imprese del Nord.
Inoltre va sviluppata la ZES unica del Mezzogiorno, utilizzando tutti i meccanismi fiscali e i benefici finanziari per questa previsti.
Va concordata col Sistema Bancario, una nuova politica dei prestiti alle attività produttive, specie per gli investimenti in sviluppo Green del territorio, fonti energetiche, , innovazione tecnologica. digitalizzazione, economia circolare, agro-alimentare, turismo di qualità, agevolazioni per lo sviluppo delle Startup ed Auto-Impresa.
Vanno rafforzate le azioni di filtro, mediante la creazione di un'Autority, per evitare infiltrazioni criminali nelle Aziende ed Enti di Sviluppo locale.
Si colga dunque questa occasione storica , il Mezzogiorno ne ha tutte le capacità.
Anche l'Autonomia Differenziata, anziché considerarla un freno, vada colta nel suo significato più innovativo, come stimolo verso nuovi e più ambiziosi traguardi.
D'altronde, o cresce il Mezzogiorno o L'Italia intera ne risentirà, sia in termini economici, che sociali e Politici.
Un rischio, quello del mantenimento del divario attuale, che la Nazione non può permettersi di correre ancora.
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