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2025 tempo di guerre preventive. Ma cosa sono?

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Jun 14
  • 2 min read

Ieri Israele ha sferrato contro l'Iran un attacco preventivo.

Da un po', noi poveri civili inermi, sentiamo usare, dalle potenze militari, questo termine.

Ma cosa vuol dire guerra preventiva?

Interrogando il web apprendo che trattasi di intervento necessario per neutralizzare un imminente pericolo di attacco da parte del nemico.

In pratica è un attacco che anticipa un presunto attacco ostile.

Un precedente episodio ci ricorda che questo tipo di intervento, non previsto dal diritto Internazionale, era già avvenuto nel 2003, da parte degli USA di George Bush, contro l'Iraq, accusato di detenere armi di distruzione di massa.

Una giustificazione, che, in seguito, da parte di osservatori Internazionali neutrali, fu decisamente smentita, asserendo che l'Iraq non aveva tale tipo di arma.

Nel frattempo, però, i morti, compresi i civili furono almeno 4.000.

Quell'attacco, come questo di Israele contro l'Iran, non è stato neppure preannunciato, tant'è che, anche il nostro Ministro degli Esteri, Tajani, il giorno prima, dichiarava di non prevedere, al momento, nessun atto ostile da parte Israeliana.

E' evidente, dunque, come questa modalità di guerra, prima della guerra vera e propria, in ogni caso, non può essere consentito dagli Organismi Internazionali, che, da tempo, comunque, ne denunciano i devastanti effetti.

Peraltro, anche in questo caso, non è assolutamente provato, che l'Iran detenga armi di distruzione di massa, come dichiarato dalla IAEA ( Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica), ma questo è bastato ad Israele, forse, anche, con la non contrarietà degli USA, per sferrare un massiccio attacco verso la Repubblica Islamica- Stato confessionale dell'Iran.

Siamo in un'Epoca quindi in cui vale solo la forza, giustificandone l'uso per proteggere i propri confini, ma è evidente che ciò non corrisponde quasi mai al vero.

Il punto è che le guerre preventive sono guerre e basta, ed è così bisognerebbe valutarle.

Le Nazioni democratiche, come l'Italia, dunque, devono chiedere all'ONU, una definitiva condanna di tale uso strumentale, e, unilaterale, della forza.

Intendiamoci Israele ha tutto il diritto di difendere la sua stessa esistenza, ma per farlo, dovrebbe usare gli strumenti consentiti legittimamente dagli Organismi Internazionali a ciò preposti, non esercitare, quella, che, agli occhi di tutti, appare una "vendetta", verso l'Iran, rea di aver ospitato il gruppo armato degli Houthi dello Yemen, e, in qualche modo, anche Hamas, autentici nemici di Israele.

Accade invece, che, prima la Russia, poi Israele, aggrediscano, con decisione unilaterale altri Stati, senza che alcun altra sede Istituzionale, possa esprimersi, preventivamente, al riguardo.

E' evidente, quindi, la necessità, di modificare l'attuale composizione, e i poteri dell'ONU, restituendo piena legittimità al suo ruolo di garanzia, e di neutrale giudice, sui numerosi pericoli di conflitto, oggi, presenti, in varie aree del Mondo.

Inoltre, l'idea che dovrebbe prevalere, è quella del dialogo fra le parti, sostenuta, non solo dal nuovo Pontefice Leone XIV, ma da molti altri autorevoli Organismi ed Autorità Internazionali.

Personalmente ritengo però che la strada maestra sia quella del progressivo, graduale, disarmo delle attuali Potenze Militari, considerando che l'alternativa dell'escalation porta, come si è visto, solo, e, sempre, ad altre guerre, preventive o meno , con conseguenti orrende, specie per le popolazioni civili, con guadagni enormi, esclusivamente, per l'industria delle armi, che certamente, non può essere qualificata " forza di pace".

L'Uomo si fermi, ora.

I fratelli non vadano contro gli altri fratelli!

14 Giugno



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