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Abbuffata di nomine per il cerchio magico Giordani/Bettin

Il giorno dopo la recente tornata elettorale a Padova avevo postato su FB : i Padovani che hanno riconfermato Giordani stiano tranquilli , ora ci sarà posto per tutti ed in particolare per gli amici.

Non mi sbagliavo affatto, ahinoi, se , Venerdi 17, sul Gazzettino, ben 2 pagine sono stata dedicata, meticolosamente e con dovizia di particolari, dal prestigioso quotidiano, a tale argomento, nel tentativo di immaginare i nuovi equilibri di governo di tali Enti.

Ancora fresco di risultato, seppure sotto traccia, infatti, chi di dovere, sta lavorando per rafforzare il sistema di potere patavino.

Ben 30 posti di rilievo per i prossimi 5 anni saranno infatti appannaggio, esclusivo, dell'ormai consolidato cerchio magico BettiGiorda ( Bettin/Giordani), con appannaggi che variano dai 9.000 euro a ben 70 mila euro annui ( vedi elenco e nomi pubblicati dal Gazzettino, molti dei quali riconfermati).

Il Calo di Coalizione Civica, il mancato raggiungimento della soglia elettorale delle Liste di Lendaro e Daniela Ruffini, l'inconsistenza del ruolo di Lorenzoni e delle sue liste , che in questa tornata appoggiava, insieme a Carrai, la Gislon, che pure ha condotto una battaglia di trasparenza e testimonianza , e la contemporanea crescita elettorale del Pd e della Lista Giordani , per guardare solo alla vecchia maggioranza, consentiranno, senza colpo ferire, di assicurare un certo pilotato nuovo equilibrio negli Enti , garantendo, allo stesso tempo, una "ulteriore presa di potere", connotato in grandissima parte dal Partito Democratico.


Ciò che rappresenterà un ulteriore deficit democratico e partecipativo, a danno dei "migliori" , esponenti del mondo economico, sociale , intellettuale e politico , che rinsalderà ancora di più gli equilibri di potere, ormai formati quasi esclusivamente dall'ex Segretario del PD Bettin, e dal mancato civico Sergio Giordani, rieletto a furor di popolo dal 58% del 50% degli elettori padovani ( un po pochino direi) che hanno avuto la perseveranza di andare alle urne preferendole ai lidi di Sottomarina e Comacchio.

Intendiamoci gli assenti hanno sempre torto ma i "presenti" non sempre hanno ragione, o forse hanno " le loro ragioni".

E' evidente infatti che molti esponenti della borghesia padovana, di alcuni settori economici e di una certa classe radical - chic, aveva ed ha , interesse al perpetuarsi del sistema che negli ultimi anni ha governato Padova.

Forse anche alcuni settori del Centro/Destra, che incautamente, hanno contrapposto a Giordani un Candidato costruito a tavolino in pochi mesi, abbandonandolo poi, via via, al proprio destino , e che , nonostante la sua abnegazione in campagna elettorale, ben difficilmente, avrebbe potuto ribaltare un risultato già scritto.

Basti pensare al Governatore del Veneto Luca Zaia, che la battaglia elettorale l'ha condotta da lontano, da troppo lontano, facendo mancare alla sua Coalizione il proprio carisma ed una Leaderschip finora incontrastata.

Come mai?

Bhe i malevoli alcune risposte ce l'hanno, tant'è che ,nei prossimi mesi , assisteremo ad una forsennata lotta intestina nella Lega, per gli evidenti errori commessi dai propri vertici locali e nazionali, che ignominosamente si è vista superare dalla brillante performance di Fratelli d'Italia.

Vere protagoniste, malgrado i magri risultati, le altre Formazioni Politiche, che seppure piccole ed alcune neonate, capitanate da valorosi capitani coraggiosi, sia che fossero di Sinistra ( Lendaro, Gislon, , che di Centro ( Minasola) , o Liberali ( Innocenti) hanno fatto vedere i sorci verdi al buon duo patavino, incalzandolo non poco, tanto da indurlo a sottrarsi al confronto democratico, che tanto male avrebbe fatto al Re, come avrebbe cantato il grande Enzo Jannacci.

E purtuttavia, tale coraggio, spirito di servizio civico, e molte proposte innovative non son riuscite a fare breccia nel cuore dei padovani , che hanno preferito lo status quo ed il laissez passer.

Dunque, per i prossimi 5 anni , nessuna meraviglia se , l'Interporto, la Fiera, l'Agrimercato, Hera, Aps Holding, Parco Scientifico Galilei, il Configliachi, AltaVita- IRA, l'Arca del Santo , la Fondazione Cariparo, e persino L' Orchestra del Veneto e le farmacie Comunali, continueranno ad essere gestite da uomini e donne appartenenti all'Area Politica del Pd e/o simpatizzanti, e/o amici della novella/vecchia maggioranza, ridimensionando però, di molto, gli alleati minori

Che dire?

Che in fondo la speranza è l'ultima a morire, e che gli irriducibili come noi, che anche in questa tornata elettorale, non hanno fatto mancare il proprio impegno e le proprie idee, con animo positivo, auspicando una inversione di rotta rispetto al passato, intendono sfidare il "duo reggente" perchè si ispiri davvero al bene comune, guardandosi intorno, anche fuori dalla loro "cerchia" per scoprire che Padova ha nel proprio seno energie positive e menti operose, non necessariamente accasate al duopolio vincente, ma che potrebbero, solo che lo si volesse davvero, proiettare Padova fuori dl suo "stretto provincialismo" per riconquistare quelle posizioni perdute in vari campi , e che Giordani, e la sua Amministrazione, finora non han saputo valorizzare , a scapito di Padova e dei suoi antichi primati.

Sebastiano Arcoraci

pd 18 Giugno 2022










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