Consumatori frodati! Chi li tutela?
- sebastianoarcoraci
- Aug 23
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Updated: Aug 23
Nei giorni scorsi, mi è stato raccontato, visto il mio interesse per la materia, che seguo da tempo, come consulente presso uno Sportello Consumatori, un episodio accaduto a un ignaro cittadino, rimasto vittima di un articolato e ben studiato raggiro.
Il Racconto:
il malcapitato viene chiamato al cellulare, in pieno agosto, a 40 gradi, da una voce maschile, che si spaccia per l' ufficiale dei Carabinieri, tal dei tali, chiedendogli se ha effettuato un bonifico bancario di 3.500 Euro, poche ore prima, ad un certo ...
( omissis).
Alla sua risposta negativa, il supposto Carabiniere, lo informa che potrebbe essere stato oggetto di una truffa, con modalità che in quei giorni sembra vadano per la maggiore, finalizzate a svuotare i conti correnti bancari e postali di ignari cittadini.
Pertanto gli chiede di collaborare con lui per smascherare il truffatore, che, a suo dire, potrebbe essere proprio un impiegato infedele, della sua Banca, complice di una banda di malfattori, specializzati in truffe bancarie.
Lo invita pertanto a recarsi nella propria banca a verificare tale eventualità, senza spiegare nulla al cassiere della sua Banca, e, di effettuare un Bonifico Istantaneo, a favore di ---- ( omissis), in modo che, le Forze dell'Ordine, possano cogliere in flagranza di reato, l'impiegato infedele, mettendo così fine al losco traffico illecito dei malviventi.
Il malcapitato, a quel punto, pur in preda al panico, sudato e in pieno stato di agitazione, prova, per fare una sua verifica, a chiamare il numero del call center della propria Banca, non riuscendovi, per la troppa attesa al centralino.
Peraltro, incredibile ma vero, il numero di telefono fisso, da cui chiamava il truffatore, era esattamente quello del centralino della Stazione dell'Arma dei C.C. del luogo in cui vive quel cittadino
Quindi, convinto, da quanto riferito dal sedicente Carabiniere, e, impossibilitato a controllare con la sua Banca, via call center, si reca, suo malgrado, presso il proprio Istituto Bancario, per effettuare il bonifico, così come indicato dal suo interlocutore.
Nel mentre effettuava il bonifico, il sedicente Ufficiale, lo invitava a tenere aperto in conversazione, con lui, il cellulare, in modo da poter registrare il colloquio fra impiegato e il malcapitato correntista.
Effettuato il bonifico viene intrattenuto, ancora al telefonino, dal truffatore che gli raccomanda, di fare, subito dopo tornato a casa, una segnalazione ai C.C. con relativa denuncia on line.
Per fortuna, il cittadino, decide di andare, di persona, al Comando, distante 500 metri dalla sede della Banca.
Chiude dunque la telefonata col truffatore e si reca, dunque, alla Stazione dell'Arma, ove scoprirà, amaramente la verità.
Innanzitutto, alla Stazione Locale, non esiste un ufficiale con quel nome, e che, evidentemente, é incappato davvero in una truffa, sebbene ben orchestrata.
Alla Stazione, gli consigliano dunque di tornare in Banca per tentare di annullare il Bonifico, poco prima effettuato.
Per fortuna, l'impiegato, per errore, o per cautelarsi, visto lo stato di agitazione in cui aveva visto il suo cliente, al momento dell'operazione bancaria, aveva effettuato il bonifico con modalità "ordinaria" e non con quella "istantanea", così da poter bloccare, in tempo, l'incasso del bonifico stesso.
Successivamente, l'episodio è stato segnalato, come di rito, a tutte le sedi Bancarie di quell'Istituto, e alla Procura della Repubblica.
L'indagine è ancora in corso, ma emerge, da questa storia raccontataci, che le truffe sono ormai all'ordine del giorno, e, che, le modalità di queste, sono sempre più raffinate, raggiungendo livelli altissimi, nella capacità di raggiro verso il malcapitato di turno, utilizzando, come nel nostro caso, persino la clonazione del numero di telefono di una sede delle Forze dell'Ordine.
Attenzione quindi, perché tutti noi, siamo possibili bersagli di queste truffe.
Si pone dunque il problema di come tutelare i cittadini.
Occorrono, evidentemente, misure più adeguate e tempestive, atte a poter stroncare sul nascere tali episodi.
Una possibile soluzione potrebbe essere, ad esempio, quella di mettere a punto una tecnologia che consenta, nei casi sospetti, o in ogni caso, in quelli ove si tratti di operazioni finanziarie, di attivare una sorta di "alert sonoro" sul cellulare delle persone, o sui telefoni fissi, in modo da avvisare l'utente, che quel tipo di operazione, è ad alto rischio, e di astenersi dall'effettuarla, se non con modalità protette, richiamando, esse stesse, il numero da cui proviene la telefonata truffaldina, e, in caso contrario, di soprassedere, fino a quando non venga effettuato un minuzioso, e, necessario, accertamento della veridicità della richiesta ricevuta, dando seguito anche ad una formale denuncia presso le Forze dell'Ordine.
Agosto 2025
sebastiano arcoraci



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