Dopo Trump 2, bisogna prenderne atto : "niente sarà più come prima".
Sarà per la vittoria per il secondo mandato, ad onta di tutti gli attacchi giudiziari subiti; sarà per essere scampato "miracolosamente" all'attentato subito, sarà perché attorniato da tutti gli uomini più ricchi e più potenti degli U.S.A., il fatto è, che, come da Lui sbandierato, durante la campagna Presidenziale, tutto è cambiato.
Atti esecutivi a go go, sferzanti dichiarazioni verso la Danimarca, il Messico, Zelensky, la dichiarata ostilità contro la scala di genere LGBTQ, la volontà di uscire addirittura dalla Nato, e, soprattutto, gli attacchi all'Europa hanno ormai disegnato un prossimo nuovo equilibrio Mondiale.
Tutto male ?
Personalmente, da cittadino Europeo, ritengo, sia invece, un forte stimolo per risvegliare le nostre sopite coscienze, per spostarci dalla nostra "confort zone", e impegnarsi in nuove sfide e rinnovare la vecchia Europa.
Una Europa finora solo "chiacchere e distintivo", (come direbbe un famoso attore), forte dei suoi fortunati ottant'anni di convivenza pacifica, ingessata nei suoi asfittici e burocratici Organismi Istituzionali, che, quasi mai, negli ulti anni, l'hanno vista protagonista delle varie vicende e conflitti Internazionali, sia nel Continente Africano, sia nel Medio Oriente, oltre che in quelli nel continente Asiatico .
Mentre, invece l'Europa, potrebbe svolgere un ruolo di primo attore, soprattutto nel Mediterraneo, e nell'Area denominata Eur-Asia, fisicamente collegata, quasi fosse un Super Continente.
Uso il nome EurAsia, perché, a mio avviso, proprio dagli sconvolgimenti negli equilibri Internazionali, che stiamo registrando in questi mesi, questa è l'Area, che potrebbe determinare, una nuova mappa geografica e Politica del Mondo, con la nascita di nuove alleanze, superando vecchi steccati e antiche divisioni.
Fantapolitica?
non credo!
Basti pensare che la divisione Occidente- Oriente. o Ovest - Est , risulta ormai superata dai fatti, frutto di un vecchio schema, che non risponde più, alla realtà geo-Politica attuale.
Anche gli accordi di Yalta sono ormai un lontano e sbiadito ricordo.
Anche l'idea di un Occidente, democratico e un Oriente illiberale, risulta oggi culturalmente superata, visti, da un lato i rigurgiti "imperialisti" in alcune realtà :
( USA - Ungheria-), e dall'altro, fenomeni di neo democrazia in Oriente, e Medio- Oriente ("primavera Araba", Paesi dell'ex Jugoslavia- Repubbliche Baltiche e dell'Ex URSS).
Senza contare il notevole protagonismo, anche sul piano commerciale, come dei cosiddetti Paesi Brics.
Dunque è l'ora di prendere atto di tutto ciò, apprestandosi a guidare i nuovi cambiamenti.
In tal senso, ritengo positivo, il progetto di una Difesa Unitaria Europea, che passa, anche attraverso un adeguato riarmo, in termini di autosufficienza, nelle Politiche difensive, verso potenziali aggressioni nemiche : "sine pacem para bellum".
Personalmente penso, che superata la fase transitoria e contingente, del momento, nei conflitti in Palestina e Ucraina, che quella degli attuali protagonisti, come Putin, Zelensky e Netanyahu, occorrerebbe fare passi avanti, per la costruzione di nuove alleanze, basate su comuni trascorsi storici, analoghi interessi commerciali, comuni confini geografici e, affini valori culturali e Politici.
Non appare dunque essere fantapolitica, specie dopo il ritorno, a pieno titolo, in Europa, della Gran Bretagna, immaginare un unica Nazione Europea "forte", e, che intreccia nuove relazioni con il mondo Medio Orientale, con i Paesi dell'Area del Mediterraneo e con la stessa Russia e Cina.
D'altronde, all'indomani i cambiamenti epocali, dopo la caduta del muro di Berlino, nel 1989, e la crisi dell'Unione Sovietica, la nascita di nuove Repubbliche democratiche, e della Russia, avevano spinto il "primo Putin", verso un avvicinamento Politico all'Europa, e ai Leader Europei, primo fra tutti Berlusconi.
Quindi, forse, per la nuova Europa, è da qui che bisognerebbe ripartire, senza giocare in difesa, ma disputando la partita a tutto campo, svolgendo quel ruolo determinante che le compete, senza timore, pronta a intavolare un dialogo proficuo con tutte le attuali Potenze Mondiali, Russia, post putiniana, compresa.
Dunque, una nuova storia, attende noi cittadini Europei, importante sarà non subirne gli avvenimenti, ma prevederne gli sviluppi, ed agire prontamente, con ogni mezzo, sviluppando le nostre potenzialità diplomatiche, forti di una lunga storia di cultura, bellezza e di Pace fra le sue popolazioni.
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