torna di moda ci vediamo a settembre
- sebastianoarcoraci
- Jun 28
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Updated: Jun 29
L'Italia è il più bel Paese del Mondo, non a caso, ogni anno, arrivano da noi, migliaia di persone, fra cui anche Jeff Bezos e la bellissima Lauren Sanchez, con miliardari al seguito, di cui avrei apprezzato, una certa riservatezza, meno ostentazione e sfarzo cerimoniale.
D'altronde che il nostro Paese sia bello, lo dice l'Istat, che stima che l'anno scorso l'Italia, superando persino la Francia, ha registrato 458 Milioni di turisti, (+ 2,5% rispetto al 2023), di cui 250 Milioni sono stranieri ( + 6,8%).
Ma l'Italia è anche il Paese più fantasioso e resiliente che io conosca, che ama, alcuni modi di dire, difficili da eliminare dal lessico quotidiano.
Infatti, credo Vi siate accorti anche voi, che da qualche giorno, la frase che più ricorre, fra i dialoghi delle persone, è " vediamoci a settembre" !
E' scattato il D day?
Sembrerebbe proprio di si!
In fondo, mi direte, è una frase che ha le sue origini nel tempo in cui "Berta filava".
Cosa c'è di male!
Nulla, naturalmente, ma mentre, in passato, questo modo di dire, si usava alla fine dell'anno scolastico, quando con professori e compagni di liceo, ci si augurava di ritrovarci tutti a inizio settembre, per cominciare una nuova avventura, o, quando, le vacanze degli italiani duravano all'infinito, e, la fine di queste, ci si lasciava con questo Italico slang,
oggi, invece, che, le vacanze delle famiglie, durano dieci giorni, viene usato per significare altre situazioni, altri scenari.
Spesso, infatti, è la frase che vi sentirete dire, da coloro che vi devono dei soldi, o da chi era in procinto di sottoscrivere, con voi, un contratto di lavoro, o editoriale, o di vendita, che poi, appunto rinviano.
Eppure ci sono ancora ben due mesi, Luglio e Agosto da vivere.
Anche le attività umane di ogni tipo mica si fermano, né le attività commerciali possono chiudere per due interi mesi.
E non si fermano neppure le bollette da pagare, i conguagli delle tasse da onorare, gli affitti da corrispondere, le rate in scadenza, i salari ai dipendenti.
Perché allora, ancora oggi, accade tutto questo?
Forse, perché, io credo, oggi non vi sono più le certezze di un tempo.
Oggi tutto è in divenire,
I dazi Americani ne sono l'esempio più eclatante, ma ne sono esempio, anche, il destino di molte attività commerciali, come accade in questi giorni, da Nord a Sud, da Firenze a Bologna, da Roma a Padova, a Milano, Napoli, o nello stretto di Messina, in Calabria e Sicilia, interessate tutte, da miriadi di cantieri per l'ultimazione dei lavori finanziati coi fondi del PNRR, da concludersi, entro il 30 Giugno dell'anno prossimo, pena la perdita dei finanziamenti.
Forse, per questi, tristemente, si capirebbe il "ci vediamo a settembre", anche se la domanda vera da porsi è : Quante di queste attività sopravviveranno ? .
Negozi, bar, ristoranti, saloni di estetica, ferramenta, edicole, ce la faranno ancora dopo queste aggravate condizioni di incertezza?
Naturalmente questo avviene anche in altri settori della nostra vita, e per altri motivi.
Le cause?
Vivere nella società della indeterminatezza!
Il fatto è che ormai si vive a giornata, a cottimo insomma, come vengono pagati, ancora oggi, gli operai.
Programmi a lungo termine? ma neanche per sogno.
Neppure quelli a medio o breve termine, ormai, si usano più.
Sono segnali allarmanti, dunque, quelli che ci provengono oggi da più parti.
Una società che non riesce più a sognare in grande, è una società dell' "oggi", mai del domani, una società senza futuro insomma.
Siamo più fragili ed esposti a ogni intemperia.
Sapranno i giovani sopravvivere a questa stagione del dubbio?
Per intanto cresce il fenomeno della denatalità, della emigrazione all'estero, del sovra indebitamento delle famiglie, da Sud a Nord, con le finanziarie e le banche.
I nuovi eroi?
Coloro che, oggi, seppure in questa situazione, pensano di costruire una famiglia e aprire una impresa, o, che ogni mattina, si alzano per andare al lavoro.
L'Italia si salverà grazie a loro, a queste persone che non aspetteranno settembre, a quelli che pensano in grande, che hanno un sogno che vogliono realizzare a tutti i costi, tutti i giorni, Luglio e Agosto compresi, senza aspettarsi nulla dai Governi, ma, semplicemente rimboccandosi le maniche, e agendo con coraggio.
Quindi, per favore, evitiamo di dire " ci vediamo a settembre", almeno per coloro che ancora credono nel futuro.
Vediamoci subito invece, viviamo ogni momento, perché, in fondo, è bello pensare che a vincere sia sempre la speranza.
Viva L'Italia.
Giugno 2025
Sebastiano Arcoraci
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