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Fiera o non Fiera?

News dei nostri quotidiani su Padova Hall ci informano che anche il nuovo Direttore

( da 8 mesi in carica) si è dimesso.

Ma come, mi son detto , un altro?

E si perchè sono ben 2 direttori che in meno di 2 anni vanno via( si dice consensualmente).

Perchè? e chi paga circa 200 mila euro, che immagino sia stato l'appannaggio dei due manager ?

I soci naturalmente.

Peccato che uno dei soci sia il Comune di Padova, cioè tutti noi cittadini residenti di Padova e contribuenti dell'Amministrazione.

Quindi di queste due scelte, rivelatasi evidentemente sbagliate, risponde il Sindaco, quale Capo del Comune.

Ero stato facile profeta, all'indomani della perdita dell'ultima manifestazione di prestigio, e di fatturato, Auto e Moto d'Epoca, a paventare forti rischi per il futuro della nostra Fiera.

Naturalmente in quel frangente, anche con dichiarazioni alla stampa, speravo, in cuor mio, di sbagliarmi, per il bene che voglio da sempre alla Fiera, da quando, tanti anni fà, indossai, con orgoglio, la maglia di PadovaFiere, diventandone Consigliere di Amministrazione.

Purtroppo invece registro, con mio sommo disappunto, che i problemi, evidentemente, persistono.

Ora il timone ce l'ha Rossi, uno che di Fiere se ne intende.

Peccato però che debba scegliere se fare il Presidente ( era stato nominato da poco al posto di Santocono, o fare il Direttore, eventualità positiva, attesa la sua esperienza in materia di Exposition.

Difatti da anni gestisce Antiquaria e Arte Padova, non solo a Padova ma a Genova, Parma etc.

A meno che non si voglia puntare sulla scelta, ormai obbligata, di "un commerciale", di esperienza, anche per evitare eventuale conflitto di interessi di Rossi, che cerchi nuovi mercati, magari esteri.

Direttori di fama e prestigiosi potrebbero trovarsi a Verona ( qualcuno forse si era candidato di recente) oppure a Francoforte o Monaco, dove le "fiere vere" risultano, ancora oggi, imponenti e di successo.

Purchè si scelga naturalmente che via intraprendere.

Certo che il piano industriale, spesso vantato , anche sui media, della Fiera non sembra abbia registrato, finora, grandi risultati.

Non si spiegherebbe altrimenti questa moria anticipata di Direttori.

Puntare su slow food permanenti, ristorazione ( ricordo che il Ristorante della Fiera, Marco Polo, è chiuso da anni), nuovi Alberghi, Centro Congressi, Padiglioni Universitari, grandi eventi musicali, si ritiene davvero una scelta felice e da perseguire a tutti i costi, o meglio diversificare le attività, rilanciando ad esempio l'attività propriamente fieristica ed in grande stile?

Nei prossimi giorni si attende una risposta chiarificatrice in tal senso, soprattutto condivisa e trasparente, magari previo un confronto in Consiglio Comunale, e coi maggiori decision makers e stackeolders che interagiscono quotidianamente con questi settori economici.

Lancio infine un appello:

si affidi, attraverso una ricerca di mercato, con Avviso Pubblico, ad una Società esterna e di esperienza nel settore dei Servizi Congressuali,

la gestione del Nuovo Centro Congressi, anche per separare le due missions della Fiera.

Credo se ne ricaverebbe netti benefici, anche sul piano delle politiche industriali da intraprendere.

La fase attuale testimonia forse una spaccatura all'interno della Governance sulle scelte attuative da intraprendere, per la quale, io credo, occorra, con umiltà, perseguire una nuova profonda revisione, superando questa sorta di stop and gò, che certamente bene non fà, augurandomi, che questo, porti presto, ad un rilancio della nostra Antichissima e Prestigiosa Fiera di Padova.

Pd 5 Febbraio 2023

Sebastiano Arcoraci - già consigliere di Amministrazione di Padova Fiere

ed ex membro del CDA di Fiera Immobiliare.











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