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Finanziaria '26 con il segno più!

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • 6 days ago
  • 3 min read

Updated: 5 days ago

Così, alla fine, la finanziaria del 2026, è uscita dal suo bozzolo diventando farfalla.

Infatti, con una manovra da 18,7 Miliardi, il Governo, oggi, ha varato una finanziaria, che porta con se, qualche segnale di ottimismo, per il miglioramento delle sorti economi del Paese.

Vanno, infatti, registrate delle novità positive.

Innanzitutto la revisione del calcolo dell'Isee che prevede lo scorporo della prima casa, oltre a misure che dovrebbero portare benefici, specie alle famiglie con figli a carico.

E' previsto, anche, un aumento di 2 Miliardi, della dotazione dei fondi per la sanità, che serviranno, anche, per aumentare, finalmente, gli stipendi ai Medici, di circa 3.000 Euro

Inoltre diminuirà di 2 punti percentuali il carico fiscale per il ceto medio, ( fino a 50.000 euro), che passa dal 35 al 33%, con un costo, per l'erario, di circa 2 Miliardi.

Nel contempo saranno detassate la tredicesima e i premi di produttività per i lavoratori, oltre alla applicazione di un aliquota di vantaggio, nella misura dell'1%,( anziché del 5% ) sui nuovi aumenti dovuti ai rinnovi contrattuali per i lavoratori del settore privato.

Previsto anche un incentivo alle imprese che investiranno in beni materiali d'innovazione, destinando loro circa 4 Miliardi.

Ci sarà, anche, la tassa, a carattere strutturale, sugli extraprofitti di Banche e Assicurazioni, con un meccanismo articolato, che inciderà sulle loro Ires e Irap.

Banche e Assicurazioni, che, oltretutto, hanno chiuso i propri bilanci, con un utile netto, nel 2024, rispettivamente di 46, ( + 14%), e, di 10,5 Miliardi ( + 32%).

Di tutto questo, gli Italiani, riceveranno da queste, utili benefici, per circa 4,5 Miliardi, ricordando il loro trend di crescita, che, negli ultimi tre anni, è risultato di circa il 60%.

Personalmente, credo, che questa misura, lungi dal rappresentare una tassa " di natura Statalista", come qualcuno l'ha definita, rappresenta, invece, per il Paese, un contributo di solidarietà, per sostenere i consumi, con ricadute positive per l'economia generale e una crescita maggiore del PIL, che si preannuncia, per il 2026, in crescita dell'1,2%, in linea con altri Paesi Europei, come i Paesi Bassi e Portogallo, che raggiungeranno la soglia del 2%.

Tutto bene allora?

No, non è tutto ok.

Dalle prime indiscrezioni sembra infatti che siano in arrivo i soliti aumenti delle sigarette e quello della tassa di soggiorno, con enormi proteste, soprattutto, da parte della categoria degli operatori della ricezione turistica.

Inoltre, la tanto annunciata sterilizzazione dei 3 mesi in più, per andare in pensione, sarà solo graduale, non essendo riusciti a trovare i 3 Miliardi necessari a copertura della relativa spesa, deludendo molto, chi sperava di non dover aspettare i 67 anni compiuti, mentre, ad esempio, "i cugini" Francesi, grazie alle numerose manifestazioni di piazza, che hanno fatto cadere il Governo Bayrou, continueranno ad andarci a soli 62 anni, come promesso dal nuovo Primo Ministro Lecornu'.

E saranno proprio i Pensionati, i più penalizzati, che, oltre a non beneficiare della detassazione della tredicesima, a differenza dei "lavoratori attivi", ancora una volta, non godranno della intera perequazione, delle loro pensioni, rispetto all'aumento del costo della vita.

Occorre, comunque, prendere atto che si è optato per una scelta di crescita, non parassitaria, come quella di Banche e Assicurazioni, che in questi anni, hanno fatto semplicemente cassa sui loro clienti, investendo maggiormente in produzione d'impresa innovativa, e aumento dei consumi, destinando alle Aziende 4 Miliardi.

Resta il rammarico per le mancate misure a favore della categoria dei pensionati, a fronte del fatto, che gli ultimi dati, rivelano una situazione positiva nei bilanci dell'Inps.

Pensionati, invero, che rappresentano il vero motore del welfare sociale, oltre che fonte di crescita dei consumi, e che il riconoscimento dei loro diritti potrebbe, valere, anche per i futuri pensionati, oggi giovani lavoratori.

Lavoratori per i quali, ora, il Governo, le parti datoriali e i Sindacati, dovranno riuscire a trovare nuove energie, per stipulare degli accordi, che prevedano salari più generosi, e dignitosi, così come, oggi,ha ammonito,anche, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Un quadro complessivo, comunque, che, seppure al rallentatore, evidenzia un certo coraggio nell'operare delle scelte, che rilancerebbero, finalmente, il nostro Paese, ponendo le basi, per un definitivo inserimento dell'Italia, fra le Nazioni Europee a maggior sviluppo e benessere sociale.








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