Ascoltare i Cittadini? Non é più di moda.
Accade infatti, che, da parte di molte Amministrazioni Pubbliche, nonostante le legittime aspettative di Cittadini, Associazioni e Comitati, di poter attivamente partecipare alle scelte, che riguardano il futuro e il bene della propria Comunità, vi sia spesso totale sordità e indifferenza.
Eppure, già nel 1798, con la Rivoluzione Francese, Robespierre, e Jean Paul Murat, avevano dato il via ai "diritti del cittadino attivo".
E, anche la nostra Costituzione, Art. 118 - Comma 4 - e la Legge del 2001, hanno introdotto il Diritto di Cittadinanza Attiva, mediante il principio di sussidiarietà.
Non solo, anche altre specifiche Leggi Nazionali, L. 192 del '90, Legge di riforma sulla autonomie Locali, la L. 241 dello stesso anno, sul Diritto d'accesso generalizzato al procedimento amministrativo, e il D.L. 20 Febbraio 2017 n. 14, sulla Sicurezza Urbana Partecipata, affermano tali principi.
Come facciano, dunque, molte Amministrazioni Comunali, a "fregarsene" di queste normative e principi, e, a non rispondere mai, neppure via mail, ne a mezzo stampa, ai suggerimenti, proposte, appelli pubblici e aneliti civici, e, a restare impuniti, è davvero inspiegabile.
A Padova, ad esempio, questo accade spesso, come dimostrano le numerose segnalazioni che mi pervengono dai cittadini, anche attraverso i social , che riguardano alcuni disservizi, o che presentino suggerimenti in varie materie, Urbanistica, Edilizia, Commercio, Verde, Ambiente, Viabilità.
Ciononostante, Il Sindaco Giordani, non si degna di rispondere, disattendendo non solo i principi di trasparenza e partecipazione, ma anche, quanto promesso, esplicitamente, durante le sue campagne elettorali.
Eppure il Sindaco Giordani, dispone di un intero staff fatto da circa 15 persone, ( staff - Segreteria e Gab. Sindaco ), che costano, a noi cittadini contribuenti, alcune centinaia di Milioni di euro).
Tutto ciò è inaccettabile, e rappresenta, un tipico esempio di Mal Costume, che ormai svilisce e annienta, ogni pur lodevole sforzo partecipativo dei cittadini.
Padova è una splendida Città, intendiamoci, ma è governata da un da Sindaco, che in campagna elettorale, nel farsi eleggere, aveva promesso, che periodicamente, avrebbe reso edotta la cittadinanza, sulle scelte compiute dalla sua Amministrazioni, ponendosi in ascolto dei loro bisogni, proposte e suggerimenti, mentre, invece, nei fatti, ha disatteso del tutto le aspettative riposte in lui dai cittadini.
E pensare che spesso si è definito un “Sindaco Civico”!
Peccato che, nei fatti, non si sia dimostrato tale.
Appare di tutta evidenza, quindi, il tradimento, subito da molti cittadini, che pure, un tempo lo avevano votato.
Che fare allora?
Innanzitutto, a mio parere, occorre, ( ferma restando la necessità, a distanza ormai di 34 anni, di cambiare la Legge sulle Autonomie Locali, attribuendo più poteri al Consiglio Comunale e ai Consiglieri ), una forte mobilitazione dell'opinione pubblica cittadina, attraverso iniziative popolari, utilizzando ogni forma di protesta consentita, nell'ambito delle normali regole democratiche di partecipazione attiva dei cittadini, quali i Referendum – sit – in – raccolta firme etc... ).
Bisognerà, anche, che i cittadini, applichino, verso questa, ormai, insopportabile situazione, una "sanzione civica".
Non mediante l'aumento dell' inutile astensionismo, ma nella prosecuzione delle battaglie democratiche, con una maggiore partecipazione attiva alla vita pubblica Padovana.
In tal senso, utile soluzione appare, quella di costruire, dal basso, sin d'ora, un "Rassemblement Popolare", insieme alle attuali forze Politiche moderate, promuovendo la presenza, nelle Istituzioni, di cittadini, che svolgono quotidianamente il loro impegno civico, con disinteresse, passione e amore per la propria Città, unica vera garanzia per poter incidere, nelle scelte della Civica Amministrazione.
Confronto, ascolto, programma, e, candidati idonei, anche a Sindaco, disposti a governare, in modo alternativo, rispetto alla chiusura di questa Amministrazione.
E' questa, dunque, la risposta, che la Città, e i liberi cittadini organizzati, possono, e, devono dare, sin d'ora, per dare dignità e spazi politici, agli aneliti di partecipazione, finora rimasti inascoltati, da un Sindaco, e, dal suo ristretto cerchio magico, che appare stanco e demotivato, e, che, forse, dovrebbe lasciare, anticipatamente, la guida della Città.
Una visone alternativa dunque, convinti che "cambiare si può", specie ove si assista, come nel caso di Padova, all'erosione progressiva del consenso popolare, verso l'attuale Sindaco, per l’errate scelte adottate, come quella che ha decretato il de profundis, della vecchia Fiera, che anche quest’anno, chiude il bilancio, con un deficit di 4 Milioni di Euro, e, dove l'aria, che da tempo, si respira, continua a far primeggiare Padova, fra le Città più inquinate, a forte antropizzazione del territorio, ( vedi caso Hub Alì), oltre, che fra le più insicure, come dimostra la necessità, di adottare,
( contro il parere del Sindaco e dell'ala Sinistra della sua maggioranza), da parte della Questura, in linea con la Direttiva del Ministero dell’Interno, la cosiddetta Zona Rossa in area Stazione.
Padova 15 Febbraio 2025 -Sebastiano Arcoraci- Aderente Forza Italia -
Già componente CDA PadovaFiere - Fiera Immobiliare -
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