Agosto 2024 sarà ricordato, fra gli altri importanti eventi, come il mese della "bolla notiziaria"?
In queste settimane infatti, il noto giornalista Sallusti, non nuovo a tali episodi di rivelazioni di alcuni retroscena politico-giudiziari, (per i quali in passato ha rischiato anche l'arresto), ha suscitato un vero e proprio polverone mediatico, annunciando sulla sua testata, che sulla sorella del Premier, Arianna Meloni, si stava svolgendo una indagine.
Aperto il vaso di Pandora, si è scatenato "l'inferno delle polemiche", supportate persino da interrogazioni depositate in Parlamento, da due Senatrici della Repubblica ( Raffaella Paita e Elena Boschi - di Italia Viva), riprese poi dal Leader dello stesso Partito, Matteo Renzi, vero e proprio globetrotter della Politica Italiana.
Nei titoloni si prefigurava anche una ipotesi di reato per la sorella della Premier, indicando quello previsto dall'Art. 346 bis del Codice Penale, cioè di "Traffico di influenze illecite".
Per i non addetti ai lavori, il reato ipotizzato, introdotto di recente con Legge n190 del 2012, è inserito fra le disposizioni relative ai reati contro la Pubblica Amministrazione.
Reato che è prodromico a quello di corruzione, ( artt. 319 e 319 ter), rispetto al quale consiste in attività preparatorie a quelle corruttive, ed è dunque gerarchicamente subordinato.
Reato che può essere commesso da chiunque ( anche da privati ), quando un soggetto sfrutta relazioni con il Pubblico Ufficiale, facendosi promettere indebitamente dall' istigatore, ( l' altro soggetto), denaro o altri vantaggi patrimoniali, come prezzo della propria attività di mediazione presso il Pubblico Ufficiale.
In sostanza tale reato può essere ricondotto al reato di cui all'art. , ex art. 346 c.p. abrogato nel Gennaio del 2019, ( Millantato Credito), a differenza del quale, nel nuovo reato, anziché vantarle e basta, qui le relazioni con il Pubblico Ufficiale sono reali ed esistenti.
In concreto, venendo alla questione sottesa al caso Meloni, secondo quanto ipotizzato, quindi, la sorella Arianna, vantando effettive relazioni con il Pubblico Ufficiale ( cioè, la Premier), avrebbe fatto pressioni su quest'ultima, per influenzarla nelle scelte di alcune nomine fatte dal Governo, da lei presieduto, svolgendo nel caso specifico, un ruolo di "mediatrice" fra il "soggetto istigatore" e la Premier stessa.
Innanzitutto dunque dovrebbe venire ad esistenza quel cosiddetto "pactum sceleris", fra il mediatore e il soggetto istigatore, cosa davvero molto improbabile in tali situazioni, riguardanti incarichi pubblici, ove, in ogni caso, non conta solo l'appartenenza o la vicinanza ideologica ad una forza Politica, ma, altre variabili, come il curriculum della persona, equilibri Politici, gradimento degli Organi di comando degli Enti interessati, ed altri elementi ancora, del tutto imponderabili.
Appare dunque, a mio parere, abbastanza ardua, ogni ipotesi, o suggestione che si voglia configurare per il caso in oggetto.
Occorrerebbe dunque, per configurare il reato supposto da questa "notizia che annuncerebbe una reale successiva notizia", innanzitutto che la indagine sia appunto "reale" , seguita da un Avviso di Garanzia, e inoltre provare realmente l'avvenuto "pactum sceleris", ove in ogni caso, il Pubblico Ufficiale, cioè la Premier e il Governo che lei presiede, dunque la Pubblica Amministrazione, semmai sarebbe parte lesa, essendo la norma incriminatrice una sorta di tutela anticipata nei confronti della stessa Pubblica Amministrazione, posta a garantire il "Buon Andamento" della stessa ( art. 97 della Costituzione).
Il caso dunque è solo un "ballon d'essai", atto a saggiare l'opinione pubblica, (o chi altro? e perché?).
Personalmente non ho idea, però sottolineerei, ancora una volta, la necessità che notizie, o retroscena simili, siano supportati da una maggiore "continenza", linea guida imprescindibile, e da osservare, da parte di chi esercita la professione di giornalista in Italia.
Peraltro è nella prassi secolare del "gioco Politico", e non appare alcuna attività illecita, che i Segretari, o Capi Segreteria, o Leader Politici, partecipino attivamente alle scelte operate da ogni Governo, di qualsiasi colore esso sia, altrimenti sarebbe del tutto svilito il loro ruolo di guida del Partito, a loro volta, ispiratore dei Programmi elettorali, sottoposti al voto degli elettori, che premiandoli, approvano la futura attività di quella maggioranza, che da vita a quel Governo.
Dunque premesso che il nostro Ordinamento prevede la Repubblica Parlamentare, riconoscendo un ruolo pienamente legittimo ai Partiti ( Art. 49 Cost.), e di conseguenza ai loro Segretari e/o Leader, ( se no sarebbe una autarchia, o dittatura), non si comprende, quali attività illecite possano essere ascrivibili alla condotta del Capo della Segreteria Politica di Fratelli d'Italia.
In tal senso, nel caso specifico, fa bene la Magistratura, e il proprio Organo di rappresentanza, a lamentare questo continuo tirarla, inopinatamente, in ballo, che risulta lesivo del proprio prestigio, e, che delegittima il ruolo assegnatogli dalla Costituzione, quale Istituzione inserita nell'ambito della tripartizione dei poteri, espressione del nostro Ordinamento Democratico.
Rivelare infatti, retroscena o supposte indagini in corso da parte della Magistratura, sulle persone, oltre a poter configurare illecitamente una fuga di notizie, ne sminuisce la legittima ed esclusiva sua funzione, oltre a creare disorientamento ed allarmismo nella opinione pubblica, delegittimando, nel contempo, il ruolo dei Partiti, che, fino a quando non si scopriranno nuove modalità democratiche nell'azione Politica, restano un baluardo nell'ambito del confronto democratico fra le parti, e, una guida legittima e rappresentativa degli interessi dei cittadini, così come previsto dalla Costituzione.
Se invece, come qualcuno ritiene, le cosiddette indagini siano state condotte da altri? (da chi?), il fatto sarebbe ancor più grave, richiamando alla nostra memoria il malo tempo dei "dossieraggi", vere proprie fiale di veleno che già, in altri momenti, hanno avvelenato il nostro Paese, gettando fango su Persone e Istituzioni.
E' opportuno dunque che, su questi temi, si apra una giusta riflessione, che coinvolga in modo bipartisan, tutti gli attori della nostra Società Civile, in maniera da respingere prontamente rigurgiti subdoli e pericolosi per la nostra Democrazia, attenzionando, tempestivamente, da parte degli Organi preposti, ( la Presidenza della Repubblica ?- AISI - Agenzia Italiana per la Sicurezza Interna? ), questo deprecabile fenomeno, al fine di stroncarlo definitivamente, per il bene e il prestigio della nostra Nazione e delle Sue Istituzioni.
22 Agosto 2024
sebastiano arcoraci - Commentatore- Blogger- Scrittore
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