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Il giorno della memoria ci appartiene ancora

Writer's picture: Sebastiano ArcoraciSebastiano Arcoraci

In quel giorno del 1945 i Russi liberarono i prigionieri del lager nazista di Auschwitz ove erano rinchiusi Ebrei, dissidenti politici, e minoranze etniche .

Un giorno fausto per Il cosiddetto Mondo civile che aveva giurato: " mai più ".

Così dal 2000 anche l' Italia onora quel giorno in cui la storia è il destino degli uomini cambiò.

Italia che col Fascismo si era resa colpevole, insieme ai Nazisti Tedeschi, del genocidio di milioni di persone, donne, uomini e bambini.

Oggi, in cui ritornano certi rigurgiti di allora, in molte Aree del Mondo, non sia solo una celebrazione, ma un monito, chiaro e forte contro questi maledetti fenomeni.

La storia, a volte, dovrebbe insegnare agli uomini qualcosa!

Eppure ciò non accade.

Bisogna quindi, che, ancora oggi, si tenga memoria di quale orrore accadde ed accade ancora, testimoniando, specie verso i giovani, la cultura della tolleranza, della solidarietà umana e della convivenza civile.

Sui giovani si poggi dunque l' arduo e difficoltoso impegno, verso prospettive di dialogo e di pace fra gli uomini, affinché il sacrificio di milioni di persone non sia stato inutile.

Una memoria che resti dunque per sempre, consapevoli che quanto accadde, ed accade, riguarda anche noi, riguarda tutti noi.

Non voltiamoci indietro. Mai.



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