Il Ponte sullo stretto fin dal 1968,ora si faccia!
- sebastianoarcoraci
- Aug 16
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L'idea nasce nel 1968, quando alla Presidenza del Consiglio, c'era prima Moro, che affidò un progetto all'Anas, e poi Andreotti che deliberò, nel 1972, il primo finanziamento di 2,5 miliardi.
Dovettero però trascorrere ben 31 anni prima che il Governo Berlusconi approvasse un progetto concreto di fattibilità, ponendolo quale priorità del suo mandato, anche nel 2004 e 2009.
Ministri delle Infrastrutture e Trasporti erano Pietro Lunardi e Altiero Matteoli.
Poi nel Dicembre del 2009, Premier sempre Berlusconi, l'opera, con la variante Cannitello, fu cantierata, procedendo con i primi espropri.
Solo nel 2022, dunque, Salvini, si erge porta bandiera del progetto, che in realtà è storicamente di matrice Democristiana e poi di Forza Italia.
Ripristinata la verità storica, occorre, ora, al di là del propagandismo Leghista e Salviniano, procedere con speditezza, per realizzare una infrastruttura di alta ingegneria e, fra le più importanti al Mondo, per la sua funzione strategica, sociale, e economica.
Un' opera che finalmente unirà il Paese, speriamo non solo geograficamente, e, che svilupperà un effetto moltiplicatore, in termini di investimenti.
Secondo lo studio di Open Economics, pubblicato sul Corriere della Sera, sarà di ben 20 Miliardi di Euro l'impatto economico che si prevede per la sua realizzazione, con un riverbero sull'occupazione Siciliana di ben 6.000 nuovi posti di lavoro, quale Manodopera in Edilizia, ma anche su quella proveniente da altre Regioni, quali Tecnici e Analisti ( Lombardia e Lazio in particolare).
Anche il PIL del Paese crescerà, secondo le stime del Centro Studi di UNIMPRESA, di 0,6 punti percentuali.
D'altronde, la realizzazione di Ponti, nel Mondo, sono sempre stati fattori di crescita, progresso e modernità.
Naturalmente occorrerà vigilare, su 3 aspetti fondamentali:
impatto ambientale, evitando di radere al suolo, interamente, lo storico borgo dei di Ganzirri, fonte di reddito per intere famiglie di pescatori, ricreando, negli stessi adiacenti luoghi, il tipico alveo naturale marino;
Impatto Sociale, agevolando le famiglie proprietarie delle abitazioni espropriate affinché possano ottenere adeguate e di altrettanto valore, le loro case, possibilmente nei pressi della riviera Reggina e Messinese, così come vanno risarcite e aiutate a "nuova impresa", le attività commerciali, specie di ristorazione, cancellate dalla erigenda opera;
impatto criminale, vigilando costantemente, per mezzo di una apposita Autority Garante, avvalendosi di uno staff di Magistrati di alto profilo, di analisti, e, investigativo, che interrompano sul nascere i tentativi di aggressione del malaffare.
Un tema su cui, dunque, non dividersi, fra le contrapposte fazioni Politiche, né fra speciose posizioni, fra favorevoli e contrari.
Il tempo del dibattito è passato, ora occorre procedere concretamente con la fase operativa del progetto.
La Calabria, e, in particolare la Sicilia, hanno già dimostrato, nell'ultimo biennio, dati Istat e Svimez), segni di vera ripresa economica, ora è tempo di dimostrare a se stessi che inizia un nuovo risveglio, sociale, economico e Politico, per tornare ad essere protagonisti del proprio destino, per contare di più nelle decisioni del Paese, che non potrà più non tener conto degli aneliti di speranza e piena legittimazione di Regioni strategiche per l'Italia intera.
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