Da ieri, dopo il voto al Parlamento Europeo, sulla risoluzione "pro- rearm", della Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, in Italia si è creata una nuova Maggioranza, schierata a favore della Iniziativa Europea di difesa unitaria, e, conseguente riarmo, dei 27 Paesi aderenti.
Una maggioranza, che al momento non è ancora formalizzata al Parlamento Italiano, ma che, nel prossimo futuro, potrebbe dare vita a un nuovo Governo "Europeista", visto quanto accaduto in seno alla attuale maggioranza, assumendo la forma, e, la sostanza di un nuovo Soggetto Politico.
Al momento, dunque, occorre prendere atto che in Italia esistono due grandi Coalizioni : una Europeista, l'altra Anti - Europeista.
Responsabili di tale nuova divisione Politica, sono, da un lato la Lega Salviniana, che votando contro la Risoluzione, riconferma la propria visione Nazionalista e Separatista, e, dall'altro quei 10 Deputati Europei del PD, capeggiati dal Deputato Europeo, Stefano Bonaccini, ( ex Presidente della Emilia Romagna), Elisabetta Gualmini, Pina Picierno e Giorgio Gori ( un tempo vicino a Renzi), della corrente Riformista, che, come F.d.I. e Forza Italia, hanno votato a favore della Risoluzione Europea "Rearm", (contro la linea della Schleyn), mentre altri 11 Deputati del PD, fra cui Marco Tarquinio ( pacifista cattolico), si sono astenuti, come proposto dalla linea ufficiale del PD.
Una situazione, come si può notare, molto disarticolata, che, sicuramente, darà vita a divisioni e scontri accesi nel dibattito Politico Italiano.
Una situazione che peserà fortemente, sia nei rapporti fra i Partiti della attuale Maggioranza, sia nel PD, ove già da ieri, traballa il ruolo di Leader della Schlein.
Sorprende innanzitutto il fatto che Salvini, da ieri, si sia messo in posizione di netto contrasto con la Premier Meloni, certificando platealmente lo scontro, in atto da tempo, fra i due Leader, maggiori azionisti dell'attuale Governo.
Sorprende anche che Salvini abbia disatteso la linea Politica Italiana, concordata, immagino, in un vertice di maggioranza, pur di sminuire il ruolo, finora di protagonista in Europa, e, a livello Internazionale, della Premier Italiana, ha votato come Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e parte del Pd, totalmente lontano dal pensiero degli elettori Leghisti, da sempre avversari della Sinistra .
Meraviglia, meno, forse, la posizione dei 10 Deputati del PD, visto che han votato a favore della "Risoluzione", in linea con i Socialisti Europei.
La realtà emersa ieri, peraltro, disegna un nuovo quadro Politico, in cui ipoteticamente si è creata una Maggioranza Europeista, e, una Minoranza Anti - Europa, con numeri che, se rapportati, e trasfusi, alla Camera dei Deputati Italiana, attestano quanto accaduto :
210 Pro - Europa composti da :
F.d.I., F.I., Azione, Italia Viva, Noi Moderati, Più Europa
( di Magi), Rapp.ti di minoranze linguistiche(4), e minoranza PD;
190 Anti - Europa, composti da
Lega, 5 Stelle, AVS, Indip. ( 5 ) e maggioranza PD.
Come si può vedere un quadro, solo immaginifico, ma che, in caso di crisi dell'attuale Maggioranza Parlamentare, aperta eventualmente dalla Lega, potrebbe, in ogni caso, dar vita ad una nuova Maggioranza, autenticamente Europeista.
Il futuro, al momento, è comunque una incognita,.
Si vedrà Martedi, quando in Parlamento, la Premier Meloni, presenterà una analoga "risoluzione", se le divisioni persisteranno.
Peraltro, personalmente, non credo abbia prospettive, non solo numeriche, una nuova liason fra 5 Stelle e Lega, in ricordo del vecchio governo Giallo- Verde, ne una possibile nuova Coalizione Rosso- Verde e Giallo, attese le enormi differenze fra queste Forze Politiche in molti temi "italiani", come, ad esempio, la Sicurezza e le Politiche Migratorie, o quelle del lavoro e Impresa.
Quel che è certo, è, che, da ieri, una diversa visione del quadro Europeo, e dell'idea stessa di Europa, potrebbero determinare le prossime scelte Politiche, anche di natura interna, imponendosi al primo posto dell'Agenda Politica Internazionale, a cui, anche la Politica Italiana, non potrà sottrarsi.
Sebastiano Arcoraci - Commentatore- Opinionista -
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