Landini -Schlein una poltrona per 2
- sebastianoarcoraci
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Diciamolo chiaramente, al Referendum, il campo largo, a sinistra, ha preso meno della somma dei Partiti che lo compongono.
Infatti il 30% degli elettori, circa 14 milioni di elettori, recatisi alle urne, essendo tutti ideologicamente schierati a sinistra, (ad eccezione di Noi Moderati, del Partito di Lupi e Mara Carfagna, e qualche dissidente di Forza Italia), rappresenta una percentuale molto minore di quanti avevano votato per la Sinistra, alle precedenti Elezioni Politiche, il 45% circa , compresi Renzi e Calenda.
Anche le ultime intenzioni di voto, secondo tutti i migliori sondaggisti, riportano questi dati.
E' evidente dunque, che mancano all'appello, circa la metà dei consensi, ( circa sette milioni di voti) ottenuti alle scorse Politiche, che, potenzialmente, dovrebbero risultare uguali a quelli, ad oggi, potenzialmente attribuibili, allo schieramento di sinistra .
Direi dunque che trattasi di sconfitta, e che sconfitta!
Purtuttavia, Landini, ineffabile segretario Nazionale della CGIL, dopo il Referendum, in prospettiva di una sua prossima candidatura al Parlamento, può ritenersi moderatamente soddisfatto.
E che sia soddisfatto, lo dimostrano le sue ultime dichiarazioni, in cui, pur ammettendo la sconfitta, dichiara " ripartiamo dai quattordici milioni di elettori che ci hanno dato fiducia".
Parafrasando il grande, indimenticabile, Massimo Troisi, Landini riparte dunque da quattordici.
Il che risulta più irto delle fatiche di Sisifo.
Appurato, quindi, che Landini, non vorrà, anche questa volta, emulare il famoso personaggio Mitologico, io credo, sia invece, destinato a ben altre fatiche, o soddisfazioni, a seconda dei punti di vista, con cui si guarda l'attuale scenario politico, specie al cosiddetto campo largo.
Infatti, costretto, probabilmente, fra alcuni mesi, a dimettersi da Segretario della CGIL, reo di avere "politicizzato" ,la battaglia sui Referendum, in materia di lavoro, e per questo motivo, di aver portato alla sconfitta, il più numeroso Sindacato Italiano, tenterà di lanciare un' OPA, sulla Segreteria Nazionale del PD, approfittando, della contemporanea, e, altrettanta, debolezza di Ely Shlein, insidiata da sempre, dal professore- avvocato, e, leader dei populisti, "Giuseppi" Conte, come ama chiamarlo Trump.
Riuscirà questa volta il nostro eroe, ospite permanente di Formigli & Co, grande affabulatore e parolaio sindacalista?
Vedremo, quel che è certo, è, che questo Referendum, ha fatto più danni nel campo dei Promotori, che in quello dello schieramento Politico avverso, danni forse irreparabili, che difficilmente, nel breve periodo, potranno essere riparati, a meno di inventarsi un altro 110%, tanto a pagare ci pensiamo noi!".
10 Giugno 2025
dal blog sebastianoarcoraci.com
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