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Le Banche pigliatutto

Quel che capita in Italia a volte è talmente incredibile che sembra di vivere delle storie di fantascienza.

Accade che un pubblico dipendente , che ha diritto alla somma accantonata e trattenuta negli anni dall' Inps, destinata alla sua liquidazione o trattamento di fine servizio, che fino a un anno fa , su decisione dei Governi precedenti , la poteva incassare dopo due anni che fosse andato in pensione , e che poi , più di recente , con due decreti governativi del 2020 , si stabilisce di porre fine a questa vessazione nei confronti del pubblico dipendente e si concede di prenderla subito dopo l'andata in quiescenza , come per i lavoratori del i privato, si avvera una situazione che ha dell' inverosimile.

Infatti , anche se ictus oculi, sembrano provvedimenti di favore per il dipendente che va in quiescenza, in realtà ci sta il trucco, ed ancora una volta si resta cornuti e mazziati. E quale è il trucco? Il trucco è che , si che può averla entro novanta giorni, ma diventa di fatto un prestito e che prestito.

Infatti trattasi di prestito oneroso a cui il fresco pensionato deve sottostare aderendo ad un accordo , di recente condiviso anche dalle grandi banche come UniCredit e Banca Intesa , che di fatto alleggeriscono la liquidazione del ben 5% .

E dove va questo 5% ? Va esattamente alle banche , che impegnandosi ad anticipare la somma, prima dei fatidici due o tre anni a seconda dei casi, si trattiene un tasso di interesse pari al 5% .

Il 5% badate bene , molto più alto del tasso che oggi si applica sui mutui prima casa , quasi come un prestito personale che oggi si aggira intorno al 7%

Lo capite ora perché l' Italia è il Belpaese? Si certo il Paese dove i Governi aiutano le banche e non i propri cittadini , un Paese in cui i tuoi soldi , li puoi prendere solo se te li da la banca e a suon di interesse. Incredibile direte Voi . No no tutto vero. Provare per credere.

Sebastiano Arcoraci

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