Ora, Palestine, o sarà troppo tardi!
- sebastianoarcoraci
- Sep 21
- 3 min read
Updated: Sep 22
Quando, dopo l'attacco terroristico del 7 Ottobre scorso, di Hamas, Israele, giustamente, reagì nell'immediato, con forza, per difendere il proprio territorio e assicurare i terroristi alla giustizia Internazionale, l'opinione pubblica Mondiale, ritenne che la reazione di Israele fosse giustificata, visto che si era resa necessaria, a seguito del barbaro attacco di Hamas, avvenimento tragico, che provocò 1194 morti e il rapimento di 250 persone, resi ostaggi, nelle mani degli attentatori.
Tutto quello che avvenne dopo, invece, e, che sta avvenendo anche oggi, con l'invasione delle truppe militari di Netanyahu, della Città di Gaza, Capitale della Palestina, con migliaia di morti fra i civili, soprattutto bambini, non trova più alcuna giustificazione, né morale, né politica.
Massacrare un intero popolo, come sta accadendo in Palestina, allo stesso modo, come è stato fatto, ad esempio, anni fa, in Rowanda, dove gli Hutu avevano sterminato i propri fratelli, appartenenti all'Etnia Tutsi, è davvero un vero e proprio genocidio, che la Comunità Civile, non può accettare, né potrà rimanere impunito.
Bene ha fatto, quindi, la Commissione Indipendente dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, a condannare Israele dichiarandola responsabile di "crimini contro l'umanità",
( delitto di genocidio), sulla base della Convenzione ONU del 1948, e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, dello stesso anno.
Personalmente, ritengo che tutto ciò sia accaduto per un disegno Politico preciso, da parte di alcuni settori oltranzisti, di Entità, anche Nazionali, ancora presenti nell'Area Geografica medio Orientale, che, scientemente, hanno fatto saltare, con l'attentato del 7 Ottobre, i cosiddetti " Accordi di Abramo", cioè la Convenzione di pace nell'area del Medio Oriente, che così pazientemente, e, abilmente, si era riusciti a predisporre da parte del Barheim, la stessa Israele, gli Emirati Arabi e gli U.S.A. nel 2020, e che avrebbero dovuto costituire l'asse portante di nuovi equilibri Geo-Politici, di convivenza civile, in quell'Area.
Proprio per questo, dopo la inevitabile reazione, di Israele, al terribile attentato di Hamas, sarebbe stato auspicabile, si procedesse, da parte delle grandi Nazioni, a partire dagli Stati Uniti, e dal Presidente U.S.A., ad attuare quanto previsto dagli "Accordi di Abramo", cosa che invece è stata completamente disattesa, per la ostinata posizione di Netanyahu e dei suoi più estremisti Ministri, (col silente implicito plauso Americano), per attuare, quella che ormai, è sotto gli occhi di tutti, cioè una semplice, e terribile, vendetta verso il popolo Palestinese, con l'intento dichiarato di annientare una intera "Etnia", e, annettere i territori di Gaza, fino alla Cisgiordania.
Un disegno ormai svelato, e, per il quale, Netanyahu e la parte più estremista e guerrafondaia Israeliana, pagherà a caro prezzo, con sanzioni civili e Politiche, tali, da non poter, più considerare, al momento, Israele, quale membro delle Nazioni Civili e Democratiche.
Occorre prendere dunque atto di tale situazione, e, nel contempo, nell'immediato, predisporre un contingente militare, anche con l'apporto di contingenti militari Italiani, di "interposizione", sotto l'egida dell'ONU, come già accaduto nel Libano, che impedisca l'annientamento della popolazione Palestinese, prima che sia troppo tardi.
Credo, che questo grido di aiuto, venga ormai da tutti i cittadini del mondo, senza alcuna distinzione, di appartenenza Politica, e, proprio per questo, tali misure, di garanzia, anche militari, abbiano il consenso di tutte le Nazioni civili.
Ne va della tenuta dell'Ordine Internazionale, ne va della vita di migliaia di uomini, donne e bambini, che hanno il solo torto di essere usati come scudi dai terroristi di Hamas e Houthi, ma che hanno il diritto di avere una propria Patria e un proprio territorio ove vivere pacificamente.
Non si dimentichi dunque il sacrificio di inermi civili, e, si cominci già a immaginare un insediamento protetto, nella striscia di Gaza, agevolando l'inserimento di un Governo provvisorio, guidato dal Leader Abu Mazen, capo dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina ( PLO), successivamente legittimato da libere elezioni, indette per ripristinare condizioni democratiche e di libertà per "riconoscere"
UNO STATO al POPOLO di PALESTINA!
" credere est posse"!
Ora!





Comments