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Prezzi schizzano, nessuno controlla!, Cambiare il sistema delle Autority!

Nei prossimi giorni la Premier riceverà le Forze Sociali, per un confronto sulle misure, che partiranno a Gennaio 2025, a seguito della nuova Legge Finanziaria.

Si discuterà molto, io credo, della ventina di contratti che ancora mancano all'appello del rinnovo, anche, se sembra ormai fatta, per quelli del Pubblico Impiego.

Purtuttavia, uno dei temi veri da affrontare, a mio parere, è quello della effettiva e reale difesa degli stipendi dei lavoratori.

Tema sottovalutato finora, e, che non si risolve certo, con l'adeguamento di questi alla inflazione intervenuta l'anno precedente, per almeno 4 motivi:

1 - l'adeguamento interviene un anno dopo che l'Istat registra l'inflazione sulla base dell'andamento dei consumi;

2 - L'inflazione certificata dall'Istat ( su base annuale), non corrisponde mai alla dinamica veloce dell'aumento dei costi reali, ad esempio del carrello della spesa, degli affitti, o della benzina o tariffe energetiche, che invece sono adeguate ( in rialzo quasi sempre) ad ogni trimestre;

3 - Nessuno sorveglia e controlla efficacemente i prezzi e le tariffe di "mercato", applicate ai consumatori, che possono variare anche di settimana in settimana;

4 - il sistema delle Autority e del Garante non funziona.

Il punto allora è individuare un sistema efficace ed effettivo di sorveglianza dei prezzi e tariffe, tema che i Sindacati, almeno alcuni, spero portino al tavolo del Governo, la prossima settimana.

Il sistema attuale infatti è al collasso.

Tutto ebbe inizio già all'indomani dell'introduzione dell'Euro, che in Italia si risolse

nel semplice raddoppio di quanto costavano prima i beni e le merci, adottando l'euro con una semplice operazione matematica, ad esempio portando quel che costava 1000 lire ad 1 euro, cioè, di fatto a 2.000 lire.

Tutto ciò, è bene ricordarlo, al tempo di Romano Prodi e Mario Monti, nel 2001, i quali avrebbero dovuto assicurarsi, e non lo fecero, che pattuglie delle forze dell'ordine

( Finanza e Polizia Locale), sparse in tutto il territorio Italiano, controllassero e sanzionassero, tale illegittimo sistema applicativo della nuova moneta sui prezzi al consumo.

Meglio sarebbe stato affidarsi alle Camere di Commercio, più di prossimità nei territori, che avevano un Osservatorio sui prezzi, molto più attendibile di quello odierno, così come meglio sarebbe stato affidare ai nuclei di Polizia Locale, della sezione Annona e Commercio i relativi controlli.

Invece, trascorsi ormai più di vent'anni, tutto è peggiorato, a danno dei consumatori naturalmente, e dei loro salari e stipendi, producendo danni ingenti nel portafoglio degli Italiani, nel loro stile di vita e nell'economia di tutte le famiglie del nostro Paese.

Il problema fu sollevato, ed allora, si pensò, di istituire, con Legge n. 244 del 2007, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, sotto l'ala protettiva del Ministero dell'Economia, (oggi delle Imprese e del Made in Italy), che avrebbe dovuto assicurare che le tariffe ed i prezzi fossero mantenuti sotto controllo, evitando possibili speculazioni e manovre artificiose di aumenti illegittimi.

I risultati, infatti, sono sotto gli occhi di tutti noi, e non sono buoni.

Basti pensare, ad esempio, ( io stesso l'ho potuto verificare e appuntare scrupolosamente, durante i miei recenti viaggi in Autostrada o in Aereo), che in questi luoghi i prezzi sono schizzati, ed ormai, fuori controllo:

  • 1 litro di benzina in Autostrada euro 2,50

  • 1 panino euro 9,20

  • 1 bottiglietta d'acqua euro 2,90

  • 1 caffè euro 2,50,

    e , a parte la benzina, in Aeroporto i prezzi sono analoghi.

    Eppure a Pasqua o Giugno di quest'anno l'inflazione non era aumentata, ed anzi era dell'1% ( stima per l'intero 2024 è dello 0,8%).

    Ne la benzina era aumentata, e neppure la farina o l'acqua , e neppure le materie prime energetiche erano aumentate, anzi in quei periodi erano diminuiti.

    Allora perché queste esorbitanti tariffe, quando ci troviamo, spesso senza neppure avere altra scelta, in Autostrada o in Aeroporto?, nè la soluzione può essere uscire dall'autostrada, per fare benzina o mangiare un panino e bere dell'acqua.

    Non sarà che alcuni gruppi hanno ormai acquisito il monopolio in questi nevralgici settori come Autogrill in autostrada e Società di Gestione degli Aeroporti?

    E non sarebbe ora che anche AGCOM, che controlla la concorrenza e il mercato svolgesse più incisivamente il proprio ruolo?

    Ebbene, in conclusione, io credo, che il Governo e le Forze Politiche e Sociali, dovrebbero prendere atto finalmente di questa assurda situazione, che sta impoverendo il ceto medio- basso, allargando anche, a più di 8 milioni, il numero dei poveri del nostro Paese, per non parlare delle persone anziane e dei mono reddito, ormai al limite della sopravvivenza e dell'indebitamento con Banche e Finanziarie.

    Un tema quest'ultimo su cui bisognerà aprire una seria indagine, squarciando un certo omertoso comportamento sociale, che ha difficoltà ad evidenziare, ad esempio, che ( dati del 2023) ogni famiglia è indebitata di media per circa 25.500. euro, in crescita del 7% rispetto allo scorso anno, con punte ancora più alte per Regioni come la Lombardia, e, sorprendentemente il Veneto, e in particolare Padova e Treviso ( dati CGIA di Mestre) nel ricco Nord-Est, con evidenti timori per fenomeni e pratiche di usura.

    Il tema vero dunque sarà, nei prossimi mesi, la difesa del potere d'acquisto dei nostri stipendi e pensioni, per proteggere le famiglie, ma, anche, per evitare che crollino i consumi e si sviluppi il fenomeno della stagflazione, fenomeno che, già in passato, ha messo in ginocchio la nostra economia.

    Occorre in fine individuare nuovi sistemi di verifica e controllo delle tariffe e dei prezzi, sostituendo o modificando gli attuali Organismi a ciò preposti, affidandone, magari, il relativo ruolo, ad Enti più vicini alle realtà economiche territoriali, come Provincia e Camera di Commercio, ed istituendo sezioni speciali di Polizia, per sorvegliare e sanzionare pratiche commerciali scorrette e fraudolente.

    Rinnovare i Contratti sì, ma, nel contempo, difendere i salari e il loro potere di acquisto, questa sarà la vera scommessa da vincere nei prossimi mesi.

    #sebastianoarcoraci#tutelaconsumiesalari#








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