top of page

Pronto Soccorso Padova, situazione verso la criticità!

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Oct 2
  • 3 min read

Updated: Oct 3

E' di ieri ( 1 Ottobre 2025), il report fornito dal Direttore del Pronto Soccorso di Padova che fotografa la situazione nei nostri Ospedali.

Ebbene, il settore dell'emergenza-urgenza segna numeri importanti che, indubbiamente, rappresentano una situazione non certo facile, per i bisogni sanitari della realtà Patavina.

La notizia è che i Padovani, che, nei primi 9 mesi, si sono recati al Pronto Soccorso dell'Azienda Ospedaliera ( 75 mila) e quelli al S. Antonio ( 26 mila ) assommano a 101 mila, con un trend in crescita, rispetto al 2024, e, che, probabilmente, chiuderà al 31 dicembre di quest'anno, con un totale di circa 136 mila persone.

Un numero enorme, se si pensa che questo rappresenta quasi il 70% degli abitanti della nostra Città.

Probabilmente ai nostri Pronto Soccorso cittadini, si recano anche gli abitanti della Cintura Padovana, che conta circa 400 mila abitanti, mentre è facile immaginare che i cittadini dell'area termale, dell'alta Padovana e della bassa, si recheranno, rispettivamente ad Abano, Camposampiero e Cittadella, Monselice e Piove di Sacco

Solo così potrebbero spiegarsi numeri così alti di accessi ai nosocomi in Città.

Analizzando meglio i dati, emergono alcuni particolari, quali quello che i codici bianchi rappresenterebbero circa il 70% degli accessi, mentre solo il 19% viene ricoverato

Inoltre il 30 per cento degli accessi sarebbe proveniente dagli over 75.

Da registrare, poi, l' unico dato positivo, riferito a circa 10 mila persone, che sono transitate nella nuova struttura, inaugurata ad inizio anno, presso il Pronto Soccorso di Via Giustiniani, dotata di 10 posi letto, chiamata Divisione OBI ( osservazione breve-dalle 4 alle 12 ore), che, nell'85% dei casi vengono dimessi entro le 24 ore.

In sintesi si potrebbe dire che l'80% dei pazienti che accedono ai Pronto Soccorso vengono dimessi, il 19% viene ricoverato, mentre l'1% si allontana spontaneamente.

Ad affrontare tale enorme mole di lavoro, nei due Pronto Soccorso, risultano addetti più di centocinquanta operatori, di cui 40 Medici, 80 Infermieri e 36 OSS.

Dai dati forniti dal Direttore Responsabile, peraltro, non si evince se molti di questi, accedano, come è facile desumere avvenga, più di una volta durante l'anno.

Quel che è certo, è, che i cittadini, in assenza, di una vera e strutturata sanità di prossimità, nella nostra Provincia, come le Case di Comunità, (ad oggi solo tre) , o dei distretti territoriali di base, in presenza difficoltà economiche, specie per alcune fasce di popolazione, sono costretti, a rivolgersi ai Pronto Soccorso.

Se, a ciò, si aggiunge il grave problema delle lunghe liste di attesa, presente anche in Veneto, a, cui, finora non è stata data una adeguata risposta, è facile presumere, che il fenomeno difficilmente si allevierà, con gravi ricadute sul personale sanitario, già oggi in sofferenza numerica, specie nei reparti ospedalieri dell'Emergenza- Urgenza.

Una situazione dunque, che, in divenire, potrebbe giungere a uno stato di forte criticità, anche secondo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso attuale Assessore alla Sanità Regionale, Manuela Lanzarin, ( in scadenza di mandato), che stima la necessità entro 3 anni, di circa 3000 infermieri e 350 medici nel Veneto, e presumibilmente, 80 medici a Padova e 500 Laureati in Scienze Infermieristiche.

Occorre dunque programmare meglio, per i prossimi anni, i posti a concorso di medici specialisti addetti ai Pronto Soccorso, e di personale infermieristico, attraverso incentivi anche di natura economica, rispetto alle altre specialità scelte dai giovani medici, e dagli infermieri, per ovviare, da un lato all'utilizzo dei cosiddetti "gettonisti", e, dall'altro alla rincorsa dei giovani laureati verso "il privato", o ancora peggio, verso i Paesi Esteri.

Occorrerebbe anche, dare attuazione a una proposta, già presentata, all'Azienda Ospedaliera, di modificare l'attuale sistema del "Triage", diversificando meglio gli attuali codici di accesso ( bianco - azzurro - verde - arancione- rosso ), aggiungendo un codice "Argento", dedicato agli over 75, che oggi rappresentano almeno il 30 degli accessi.

Ciò servirebbe, da un lato a dare maggiore attenzione a questa fragile fascia di popolazione, spesso con patologie croniche ( diabete- ipertensione ), e, dall'altro a velocizzare i tempi di attesa al Pronto soccorso, sia per questi, che, a cascata, per tutti gli altri utenti, che ne ricaverebbero evidenti benefici, in termini di tempi richiesti per la loro presa in carico.

L'auspicio, dunque, è, che, a breve, dal prossimo Governo Regionale, vengano date, dalla classe Politica e dai Manager della Sanità pubblica, ( da questa nominati), delle risposte positive ai bisogni, e, alle proposte, fin qui presentate.

Occorre infine tutelare il personale sanitario, e le sue condizioni di lavoro, oggi sovraccaricato di compiti, e, che lavora, continuamente, in condizioni di forte stress.

Il tempo corre velocemente, e, per qualcuno ancora di più.

Hic et nunc!


Comments


bottom of page