Avete notato che che in questi ultimi tempi non si parla più di sbarchi di immigrati in Italia?
Forse sarà per il fatto, che, secondo il report di UNHCR, nel 2024 son diminuiti del 58%, risultando a Dicembre, pari a 66.317, ( 157.651 nel 2023 ).
Così sia la Lega di Salvini, che la Sinistra massimalista, hanno interrotto il flusso delle comunicazioni su questo delicatissimo tema.
Diciamo che tale situazione li ha costretti, gli uni, a non usare il tema della paura quale strumento di propaganda verso i cittadini, in particolare i propri elettori,
( specie al Nord), e, gli altri, a non usarla come arma, paventando, a loro volta, drammi legati alla poca sensibilità all'accoglienza da parte dei propri contendenti Politici di destra.
Io credo, comunque, che il tema, sempre di grande attualità, sarà in ogni caso, inserito nell'agenda politica e Parlamentare, anche perché, il rischio è, che a causa, in particolare, delle guerre nel Medio Oriente, molte persone provenienti da quei luoghi, potrebbero aggiungersi, ai già tanti, della martoriata Africa, che, in vista della nuova favorevole stagione primaverile, cercheranno di varcare le coste Italiane.
In tal senso, interessante sarà verificare nei fatti quanto utile sia stata l'operazione del Governo Meloni, con il Premier Albanese Rama, tesa a spostare il centro dell'attenzione nel nuovo Centro Immigrazione in Albania.
Una misura che certamente ha prodotto un utile risultato , in parte già raggiunto, tramite la misura della dissuasione di molti migranti nel tentare lo sbarco in Italia.
Diciamo che l'aria è cambiata, ponendo tale misura, persino all'attenzione di Ursula Von Der Leyen, e, degli altri Paesi U.E., che ora guardano con interesse a tale iniziativa.
Personalmente ritengo, che il gravoso problema, possa risolversi, con misure, che favoriscano i flussi regolari degli arrivi, accompagnati da una intensa attività preparatoria, mirata alla futura integrazione delle persone, che vogliono arrivare in Italia, con interventi di accompagnamento e tutoraggio finalizzati alla integrazione, secondo le regole Costituzionali, la lingua, la cultura, gli usi e i costumi della nostra Nazione.
In tale direzione, va, a mio avviso, positivamente, l'ultimo Decreto Flussi del 2024, che ha previsto per il 2025, ben 200 mila ingressi di stranieri nel nostro territorio, aumentando di molto, il numero di quelli del 2023 ( 82.000) e del 2022 ( 75 mila ), consapevoli delle numerose richieste di personale che continuano a pervenire dalle Aziende Italiane, nei diversi settori ( agricoltura - servizi alla persona - ricezione turistica, etc..).
Il Governo dunque, nonostante alcune posizioni oltranziste e respingenti, anche in seno alla stessa maggioranza, mentre da un lato mostra i muscoli, con l'iniziativa in Albania, dall'altro, ha riconosciuto, e favorito, con tale Decreto, il bisogno espresso dalla Società Civile e delle Imprese del nostro Paese.
Un atteggiamento positivamente pragmatico che, in qualche modo, tenta di affrontare un problema enorme, seppure con aspetti spesso contradditori.
Vedremo ora, se il 2025, sarà l'anno giusto per affrontare in modo ragionevole, e spirito umanitario, tale annosa questione.
Nel frattempo, anche le parti imprenditoriali, unitamente alle Associazioni di Volontariato, dovrebbero farsi carico, a mio parere, ognuno per le proprie competenze, di predisporre idonee e dignitose soluzioni abitative ed economiche, ponendosi così nettamente in contrasto con fenomeni inaccettabili di caporalato e situazioni indicibili e scandalose, che molto ricordano lo schiavismo, oltre che ( da parte delle Associazioni), assicurare assistenza morale e materiale, alle famiglie di migranti, che intendano integrarsi pienamente nel nostro Paese.
Condizioni queste, che permetterebbero, a mio avviso, probabilmente, di emarginare, stigmatizzare e sanzionare, negli Istituti Penali Italiani, ed anche nei loro Paesi di origine, coloro che si pongono contro lo Stato e le Istituzioni, alimentando e organizzando azioni criminali, e, dedite in particolar modo allo spaccio e allo sfruttamento della prostituzione, ai furti e scippi, con azioni predatorie, che non favoriscono certo la necessaria integrazione fra diverse culture.
Occorrerebbe, infine, un patto interculturale, sottoscritto dalle numerose Associazioni, rappresentative delle molte Comunità Straniere in Italia, che potrebbe funzionare a beneficio di tutti e di una convivenza civile ordinata e pacifica.
Ci riusciremo?
Dipende da noi tutti, soprattutto, se sapremo dimostrare la maturità civile di un grande Paese, quale è l'Italia.
SebastianoArcoraci#immigraioneebuoneprassi#
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