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Serve nei Comuni il Garante della persona anziana

Nel Marzo di quest'anno è entrata in vigore la Legge n. 33 /2023 che delega al Governo le misure attuative a tutela della persona anziana.

Entro il 31 Dicembre il Governo si è impegnato ad emanare i Decreti attuativi per le politiche relative all'invecchiamento attivo ed al benessere degli anziani.

Nel mese di Giugno, il Comune di Roma, primo in Italia, ha attivato lo sportello del Garante degli anziani nominando un Avvocato esperto in materia.

E' la prima volta che un Governo adotta una misura dedicata nello specifico alla persona anziana.

Certamente è una misura che tende ad allargare il consenso in questa fascia di età verso l'attuale maggioranza governativa, ma è anche una iniziativa che prende le mosse da una fortissima spinta delle forze sociali e quelle più rappresentative della categoria che negli ultimi anni hanno lanciato un grido di allarme su uno dei fenomeni sociali più importante del nuovo millennio: l'invecchiamento della popolazione italiana.

Infatti sono ormai 14 milioni gli anziani in Italia, rappresentando il 24,1% della popolazione.

Ben venga dunque l'iniziativa Governativa a condizione che davvero inizi una nuova fase di ascolto e di azioni positive verso coloro che di fatto rappresentano una grande risorsa per il Welfare del nostro Paese , supplendo alle numerosissime lacune dello Stato, dimostratosi in questi ultimi anni insensibile e sordo alle loro giuste richieste.

Poter contare, ad esempio, su corsie preferenziali ai Pronto soccorso senza le lunghissime attese cui sono obbligati, pur avendo spesso patologie serie come il diabete o fragilità motorie, potrebbe essere una delle iniziative che le ULSS potrebbero mettere in campo, immediatamente e senza costi.

Così come specificare ed accelerare prime visite e /o di controllo, che spesso hanno tempi di attesa talmente lunghi, da far rinunciare almeno il 20% di loro a curarsi, attraverso capitoli di spesa dedicati, potenziando la medicina del territorio e favorendo l'Associazione in rete dei medici di base, potrebbe rappresentare una decisiva svolta al problema divenuto ormai vera e propria emergenza sanitaria.

Occorre dunque, modificare il Nadef presentato dal Governo in questi giorni in vista della prossima Legge di Bilancio, che al momento rappresenta un deficit di investimento pari al 20% rispetto al 2022.

Risulterebbe infatti maggiormente coerente anche con la neonata Legge 33 sugli Anziani e complessivamente , oltre che con lo spirito del PNNR, che appunto obbliga gli Stati Europei ad investire nella Sanità.

Appare quindi, per il Governo, ineledubile, ove fossero insufficienti le attuali risorse, attingere finalmente( manca solo l'Italia), ai fondi del MES che garantirebbero risorse adeguate proprio nel settore della salute e del benessere dei cittadini, che la nostra Costituzione sancisce all'Art. 32 - (Diritto alla Salute).

D'altronde, come ormai universalmente riconosciuto, gli anziani rappresentano oggi un aiuto formidabile per le famiglie, sia in termini si sostegno economico ai propri familiari in difficoltà economica, che in termini di assistenza e cura per i minori e le persone disabili, costituendo dunque un forte risparmio per lo Stato, che ben difficilmente riuscirebbe a metter in campo risorse adeguate.

Ciò naturalmente non è sufficiente occorrendo, se si vuol preservare questa preziosa risorsa del Paese, mettere in campo anche politiche per un invecchiamento attivo delle persone anziane.

Da qui nasce l'apprezzamento e la richiesta per l'Istituzione, almeno nei Comuni Capoluoghi di Provincia, della figura del Garante della Persona Anziana.

Una figura di prestigio ed esperta della materia a tutela dei diritti della persona anziana, oltre che per favorire buone prassi per concrete misure di promozione di una vita attiva e partecipata nelle loro Comunità territoriali, come ad esempio :

Palestre della Salute, Botteghe dei Saperi, Università della Terza Età, Officine creative, Centri d'Arte, Punti di primo aiuto gestiti dagli Anziani a favore dei più fragili, ed altre specifiche iniziative finalizzate a mantenere attivi e inclusivi le persone anziane.

Il tempo corre veloce e questa categoria non potrà attendere ancora oltre le risposte che da tempo stanno attendendo.

Cruciali dunque saranno i prossimi mesi, in cui occorre una forte spinta dei soggetti politici e Sociali più sensibili a queste tematiche, facendosi portavoce di tali istanze legittime, perchè questi cittadini possano finalmente svolgere un ruolo da protagonista, per far diventare il nostro Paese più moderno , solidale e civile, come ci si attende da una Nazione fra le più importanti d'Europa e a livello Internazionale.


Sebastiano Arcoraci

Componente Consulta Politiche Sociali Regione Veneto







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