Perché tra soli 25 anni, il Sud avrà tre milioni di cittadini in meno ?
- sebastianoarcoraci
- Jun 24
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Updated: Jun 25
Ha destato molto scalpore la dichiarazione del Ministro Giorgetti, sulle previsioni, per il 2050, cioè fra soli 25 anni, di perdere ben tre milioni e quattrocento mila abitanti al Sud Italia.
Un dato allarmante che ci rappresenta una situazione di grande preoccupazione in quest'area del Paese.
D'altronde, già da tempo, alcuni comuni della Sicilia, Salemi, Saponara, Mussomeli, Augusta, Calatafimi, Canicattì, Cammarata, Chiaromonte Gulfi, e della Calabria, a Belcastro, Platania, Bisignano, Cinquefrondi, e, in Campania, a Pietramelara Zungoli, o in Basilicata, a Laurenzana, in provincia di Potenza, hanno promosso il progetto "acquista casa a 1 euro".
L'intento ha evidentemente la finalità di ripopolare fascinosi borghi e località del meraviglioso Sud Italia, che ormai, si sta spopolando, a causa di una forte migrazione, dei suoi abitanti, specie giovani, in cerca di lavoro, nelle Regioni del Nord, o, ancora peggio all'Estero.
Un tentativo ammirevole e intelligente, che mira a non disperdere un patrimonio culturale e sociale di enorme valenza.
Si pensi solo che, la Sicilia, perde ogni anno, in media, 200 mila residenti.
Da qui numerose sono le ricadute, in parte positive, come la crescita del Pil di alcune Regioni del Sud, in termini percentuali rispetto alla popolazione residente, come in Sicilia e Campania, e, che, però in termini assoluti, resta purtroppo indietro rispetto al Nord, ma alcune negative, come la denatalità e il progressivo spopolamento di interi territori.
In tal senso, crescerà la natalità in altri Paesi Europei, dove i nostri giovani emigrano, anche per ragioni legate a salari molto più che dignitosi, che consentono, certamente, di mettere al mondo dei figli.
Un vero autogol, a favore dei nostri competitor Europei, che certamente si fregano le mani per l'insperata fortuna.
Si pensi che negli ultimi 13 anni, da dati forniti dal CNEL, ben 550 mila sono i giovani fra i 18 e 34 anni ad aver lasciato l'Italia, con un capitale umano in uscita, che corrisponde a ben 134 miliardi, in parte investiti per la loro educazione, crescita e formazione scolastica, spesso Universitaria.
Un vero capolavoro dell'insipienza Italica, e, per la quale, nessun Governo, neppure Regionale, ha saputo trattenere questa enorme massa di Italiani delusi.
Di converso, per fortuna, si sta avverando un nuovo fenomeno di ricca migrazione inversa.
Accade, infatti, che molti fondi stranieri, stanno investendo nel nostro Bel Paese, per conto di numerosi gruppi di famiglie, che intendono proseguire la loro storia di vita, in habitat più sereni e ricchi di natura e beni culturali.
Tale fenomeno, di recente, dopo l'avvento alla Casa Bianca, di Trump, sta sempre più aumentando, a causa del rifiuto di molti cittadini Americani, di vivere questa stagione Politica degli USA, in cui si registrano già le prime avvisaglie di recessione economica, anche per via dei nuovi dazi, e di nuove avvisaglie di guerra, che renderà, gli Stati Uniti, sempre più destinatari di fermenti popolari e possibili attentati.
Uno scenario che, in termini di ricchezza economica, nuove attività commerciali e residenziali, potrà essere di beneficio al nostro Paese, ma, che a mio avviso, non potrà mai compensare, in termini di crescita sociale e civile, l'enorme perdita subita, a causa di insufficienti politiche del lavoro e dei redditi dei nostri cittadini.
Occorre dunque, visti gli orizzonti che si prospettano porre mano a tali delicate e fondamentali questioni, attuando misure di promozione a favore di giovani e famiglie, pena, il dover diventare ancor di più, un "Paese per vecchi", a scarsa valenza produttiva e generativa.
Giugno 2025
sebastiano arcoraci
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