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Veneto, regionali di autunno, partita che si vince sulla Sanità!

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Sep 23
  • 4 min read

Updated: Sep 25

E' noto che in materia di Sanità, la Costituzione, e, la Legge n. 833 del 1978, affida alle Regioni ogni competenza.

Altrettanto noto è che il Bilancio della Regione, circa 17 miliardi, vuol dire soprattutto spesa sanitaria, che segna cifre, di poco, superiori al 70%.

Inoltre lo Stato al Veneto ha trasferito, nel 2024 circa 10 miliardi di euro.

E' dunque su questo che si giocherà la prossima partita elettorale in Veneto.

D'altronde la nostra Regione, da sempre, insieme alla Lombardia, rappresenta un modello virtuoso nella Sanità, per tutte le altre Regioni, con punte di vera e propria eccellenza, come lo IOV di Padova per l'Oncologia, L' IRCCS di Negrar di Verona, il Centro ESH di Padova, per l'ipertensione arteriosa, e, Oculistica al S. Antonio.

E' facile, dunque, prevedere, che sarà sull'Assessorato alla Sanità che si giocherà la partita.

Partita tutta giocata all'interno dello schieramento di Centro- Destra, che anche da recenti sondaggi di Ipsos, Open, NordEst, ed altri, vincerebbe agevolmente sul Centro- Sinistra.

E se, come sembra, il candidato a Governatore, sembra ormai appannaggio della Lega, nulla è ancora deciso per il referato più importante, non solo politicamente, ma anche per l'enorme capacità di spesa di cui dispone, cioè la Sanità.

A ciò aggiungerei la delega alle Politiche Sociali, finora gestita insieme alla Sanità, ma che nulla impedirebbe, anche per diminuire, la forza del futuro Assessore alla Sanità, di separarla da questa, affidandola a un altro esponente Politico in Giunta, magari di diverso colore Politico.

E' dunque interessante andare a veder quali saranno i possibili scenari Politici all'interno dei tre maggiori Partiti che compongono il Centro- Destra.

La Lega, seppure con l'apporto del Governatore uscente Zaia, come capolista nelle varie Province, potrebbe passare dal suo precedente 16% al 24%, non potendo più contare sulla Lista Zaia, caratterizzata dalla trasversalità, e, votata sia da elettori di centro destra, che di centro sinistra, mentre FDI, potrebbe raddoppiare il precedente risultato del 9,6%, giungendo al 20%, e, Forza Italia, addirittura triplicare il risultato precedente, avvicinandosi alle percentuali ottenute a livello Nazionale, del 9%.

Risultato, che in totale raggiungerebbe il 53- 55%, e qualcosina in più se si aggiungono i consensi della Lista UDC, del Senatore De Poli, e quella di Noi Moderati, che fa capo, a livello Nazionale, all'Onorevole Lupi, che garantirebbe, ancora una volta, al Centro- Destra la conquista del Veneto.

Ebbene, in tal senso, evidente appare il ruolo decisivo, di Forza Italia, per raggiungere la maggioranza ( anche se non necessaria, visto che si vince anche con con 1 voto in più, rispetto all'altra coalizione).

Oltretutto, il sistema elettorale, prevede un premio di maggioranza, assegnando rispettivamente del 60 - 57,5 - 55%, dei seggi, a seconda che si vinca con più del 50% oppure con meno del 50 o con il 40%.

Non è di poco conto, quindi, raggiungere più del 50% dei voti, risultato, che probabilmente, le due forze maggiori, Lega e Fratelli d'Italia, non raggiungerebbero, rischiando di far rimanere fuori dal Consiglio Regionale, almeno 5 dei loro candidati.

Una partita dunque del tutto aperta, come si evidenzia, dalla mancata chiusura, ad oggi, degli accordi a Roma, fra i Partiti della Coalizione di Centro- Destra, che

potrebbero, dunque, includere la distribuzione delle tre più importanti Deleghe Assessorili:

Sanità - Sociale- Formazione e Lavoro.

Non è un mistero infatti, che anche i referati del Sociale e della Formazione e Lavoro, fanno gola a tutti i più importanti esponenti dei 3 maggiori Partiti.

Il primo ( Sociale), per i risvolti e le ricadute, Politiche, oltre che in termini economici, che hanno le scelte in campo assistenziale e delle Politiche Sociali, nel tessuto Veneto, ricco di Associazioni ed Enti del Terzo Settore, che agiscono, in supplenza, della Regione stessa, mentre per il secondo referato, molto importanti sono i rapporti, di questo, con i numerosi Enti di Formazione privati, con le Aziende, le Associazioni di Categoria e le altre Parti Sociali, sia nella gestione dei Fondi Europei, che nella gestione delle crisi d'impresa, oltre che per i consensi Politici che queste riescono a "muovere".

Ben si comprenderà allora quale è davvero la posta in gioco.

E gli elettori che ruolo svolgono in questo contesto?

Per adesso sembra siano considerati semplici spettatori.

Ecco perché, invece, a mio parere, le diverse Coalizioni in campo, nel presentarsi al giudizio degli elettori, e dei maggiori stakeholders, avrebbero il dovere, di indicare, prima del voto, quali uomini o donne guideranno, in caso di vittoria, questi Assessorati.

D'altronde, ad esempio, in Sicilia, Regione a Statuto Speciale, il sistema elettorale, prevede che il Candidato Presidente, indichi, prima del voto, i nomi, di almeno la metà, degli Assessori che intende nominare.

Perché dunque non farlo, anche per le altre Regioni, seppure non obbligatorio per Legge?.

Sarebbe un segnale di trasparenza e, di rispetto, verso gli elettori, che, anche su questo, potrebbero esprimere, il proprio gradimento, o meno verso quella compagine.

Non solo : questo potrebbe eliminare l'infinito periodo di stallo successivo al voto, per consentire ai Partiti vincitori, di determinare gli equilibri di Giunta.

I cittadini Veneti, finora, sempre ligi al proprio dovere di elettori, meritano dunque maggiore attenzione e riguardo, specie, in questi frangenti socio- economici, in cui, i temi della Sanità, del Sociale e del Lavoro, assumono una rilevanza strategica per il futuro delle nuove generazioni, arrestando la loro migrazione all'estero, oltre che rafforzare politiche di sviluppo, economico, sociale e Politico, dell'intera Regione, oggi poco considerata, nell'intero scacchiere Politico Nazionale, che vede premiate altre realtà, come la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Lazio.

Occorre coraggio dunque, e lealtà verso un Popolo operoso e rispettoso delle regole.

Popolo che ha fatto grande l'Italia, rappresentando, con il proprio tessuto produttivo, fatto da piccole e medie imprese, un modello virtuoso, anche Europeo, e che, intende continuare ad essere il vero "motore" del Paese.

La Politica, anche Veneta, dimostri ora di essere all'altezza delle nuove sfide che attendono il Paese, abbandonando vecchi schemi, e inciuci Romano- centrici, per inaugurare una nuova stagione di Riforme e benessere, a misura del ricco territorio del Nord- Est, da sempre solidale e pacifico, con lo sguardo rivolto al bene dell'intera Nazione.








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