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Autunno caldo sindacale per Italia

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • Sep 25
  • 5 min read

Updated: Sep 27

Quando nelle piazze Italiane, Lunedi 22 Ottobre 2025, scendono 600 mila persone a manifestare, al grido di " blocchiamo tutto", ( a volte sfasciando anche tutto), con il nobile pretesto di solidarizzare col popolo Palestinese, contro Netanyahu, diventa importante capirne le ragioni, e, soprattutto le origini, e le possibili risposte delle Istituzioni.

Risposte, che in buona parte, l'attuale Governo, ha cercato di fornire, presentando una risoluzione di riconoscimento dello Stato di Palestina, seppure condizionato dalla messa al bando dell'Organizzazione militare di Hamas e del rilascio degli ostaggi, ancora in mano a questa.

Quel che però va ancora approfondito, a mio parere, è l'origine di questo movimento di protesta, preceduto, qualche settimana prima da analoga iniziativa della CGIL, a cui ne seguiranno, con molta probabilità altre , numerose, analoghe, e stavolta senza preavviso, sempre su iniziativa dell'USB, ( Sindacato Autonomo di Base ).

Se, dunque, lo scenario che si presenta, davanti a noi, sarà questo, è facile immaginare che vivremo un autunno caldissimo nel nostro Paese, come peraltro, è già accaduto in alcuni momenti Storico - Politici della cosiddetta Prima Repubblica.

Torneranno gli anni '70 della protesta sociale di Piazza?

Momenti di grandi sommovimenti sociali che, in verità, ha prodotto, anche, qualche risultato positivo, per il miglioramento delle condizioni sociali dei lavoratori, ma anche disordini e caos nelle piazze.

Ecco perché sarebbe un errore sottovalutare la portata di questi Movimenti, che nascono spesso, dai territori meno valorizzati, e, che affrontano, ancora oggi grave disagio sociale.

Così accade che questa sigla sindacale autonoma, nata, in parte, come frangia radicale della CGIL, una quindicina di anni fa, presente fra i lavoratori del settore industriale, e, in misura minore nel pubblico impiego e nei servizi essenziali, come i trasporti, e che oggi si presenta come antagonista della stessa CGIL, oltre che dei Governi, di volta in volta, in carica, assuma oggi interesse e rilevo Politico.

Una delle caratteristiche di questo Sindacato - Movimento, è dunque la sua matrice radicale di Sinistra.

Inoltre, assomiglia molto a una Organizzazione strutturata come un vero e proprio Partito.

Sindacato che potrebbe dar vita, a vere e proprie Liste Elettorali, che potrebbero presentarsi alle varie consultazioni Politiche, anche Locali, nei prossimi mesi.

Liste elettorali, che potrebbero prendere, definitivamente, le sembianze di una Forza Politica.

In realtà, in parte, tale Sindacato-Movimento, assomiglia molto, alla realtà Politica, già presente nelle precedenti consultazioni Politiche, con il nome di "Potere al Popolo", condividendo, con questo, molti dei suoi temi, come il diritto alla casa, lavoro, sanità pubblica e, il tema, di valenza Internazionale, oggi più che mai attuale, della Pace nel Mondo, anche se i consensi raccolti, circa il 2%, non ha prodotto risultati concreti, in termini di Eletti.

Situazione, dunque, che potrebbe ripetersi, anche nelle prossime consultazioni elettorali in 7 Regioni, e alle prossime Politiche del 2027, fenomeno, in parte positivo, poiché potrebbe ingrossare il numero di elettori ai seggi, "istituzionalizzando" la protesta sociale, evitando, anche, di emarginare frange di cittadini, che vivono emergenze socio-economiche, di non poco conto, visto che oggi si contano almeno 6 Milioni di poveri.

Si potrebbe, dunque, assistere al tentativo di questi Movimenti, di diventare forza Politica, sulle orme del Partito Spagnolo "Podemos", o del Greco "SYRIZA", o del Francese "Insoumise", che potrebbero cercare di raccogliere consensi, provenienti soprattutto dai contesti sociali della Campania, dove peraltro è nato, o del Lazio, in alcune Province Toscane, e, in genere da territori che, oggi, maggiormente soffrono un notevole disagio sociale, a causa di un alto tasso di disoccupazione, alti tassi di abbandono scolastico, inefficienti servizi sociali e sanitari.

Una forza radicale, che pur condividendo alcuni temi con il Partito di Alleanza Verdi e Sinistra ( AVS), e con quello dei 5 Stelle, si porrebbe in maniera autonoma e antagonista a questi, a suo dire "troppo moderati", ai quali potrebbero sottrarre, anche, voti elettorali.

Così come, potrebbe accadere, come già in passato, anche recente, che con tale "modalità Istituzionalizzata", tale Organizzazione, divenuto Partito, punti a far eleggere propri Parlamentari o Consiglieri Locali, in concorrenza con il cosiddetto "campo largo" di Sinistra.

D'altronde il fenomeno che dal Sindacato siano venuti spesso esponenti alla Politica, non sarebbe nuovo, visto che molti dirigenti sindacali, sono stati eletti Parlamentari della Repubblica o Europei, se non addirittura Ministri ( Damiano).

Basti pensare a Luciano Lama, Giorgio Benvenuto, Fausto Bertinotti, Massimo D'Antoni, Sergio Cofferati, Pierre Carniti, Giorgio Airaudo, Renata Polverini, Giuliano Cazzola, e, appunto, Cesare Damiano, per citare i più noti.

Personalmente, ritengo errato confondere i due ruoli.

Un Sindacato non dovrebbe mai diventare un Partito, o una cinghia di trasmissione di questo, così come non dovrebbe avvenire per i suoi dirigenti.

Un Sindacato deve promuovere e sostenere le istanze dei lavoratori, al di là di ogni appartenenza Politica, o del Governo, di volta in volta in carica.

Invece, ancora oggi, assistiamo, ad esempio, ad esponenti di rilievo del Sindacato CGIL, come Maurizio Landini, che non fanno mistero nel presentarsi all'opinione pubblica, come rappresentanti di una certa parte Politica, in questo caso il PD.

Ecco perché, nel prossimo autunno, potremmo assistere ancora, e, in misura più importante, a tutto questo, e ad un forte contrasto sociale nel nostro Paese, generato, anche da alcuni legittimi bisogni sociali, che vedrà in campo, oltre alle forze sociali, prima indicate, anche altre sigle sindacali autonome presenti, soprattutto nel mondo della Scuola, e delle Università, da sempre fucina di nuovi fermenti sociali.

A ciò, inevitabilmente, si aggiungeranno le iniziative delle Organizzazioni Sindacali Confederali, CGIL, CISL, UIL e UGL, che, per fortuna, con atteggiamento più istituzionale, seppure con alcuni distinguo critici e oppositivi verso l'Esecutivo, da parte della GGIL, stanno già partecipando, a un tavolo di confronto con il Governo, sul tema del rinnovo di una ventina di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, oltre che, sulla attuazione della Legge n. 76 del 2025, sulla partecipazione dei lavoratori alla organizzazione aziendale e alla partecipazione degli utili d'impresa.

Ecco dunque, un'altra ragione per valutare, dal punto di vista Politico e Istituzionale, con tutta l'attenzione possibile, gli scenari della prossima stagione Autunnale nel nostro Paese, evitando, nel contempo, che si saldino nelle Piazze, iniziative pacifiche, con movimenti "antagonisti", come molti degli aderenti ai Centri Sociali, o peggio ancora, con frange di infiltrati e violenti, come i black bloc, che hanno come unico scopo della loro lotta Politica, quello di mettere a fuoco le nostre Città, disseminando caos e paura fra i cittadini.

Per questo occorrerà, nei prossimi mesi, da parte delle Istituzioni, saper distinguere e, separare il grano dal loglio, evitando di operare con miopia Politica, e, senza alcun orizzonte riformatore e democratico, traguardo a cui invece guardano, con speranza, tutti i cittadini democratici.

Occorrerebbe, quindi, da parte delle Forze Politiche, specie in campo moderato, valorizzare le tematiche oggi emergenti, mettendole al centro della propria agenda Politica, offrendo, naturalmente, risposte adeguate, secondo i propri valori e principi liberali, scevri da ogni forma di assistenzialismo, ma, che, in campo economico, puntino ad un maggiore sostegno alle attività produttive, e ad una rinnovata contrattazione collettiva, aumentando i salari, promuovendo un lavoro maggiormente stabile e di qualità, attuando il già annunciato, Piano Nazionale di edilizia popolare, e procedendo a una nuova riforma del sistema sanitario, oggi in grave affanno, specie in alcune Aree del Mezzogiorno.

L'Autunno sarà caldo, anche per lo scenario di guerra, in cui ci muoviamo, ma, io credo, che forte della stabilità di Governo, dei conti in ordine, e, del rinnovato prestigio Internazionale, oggi preziose risorse come non mai, a differenza della Francia, o di altri Paesi Europei, le nostre Istituzioni Repubblicane, ivi comprese le forze di opposizioni democratiche, ove sappiano dare le giuste risposte, ai problemi che emergono, e resistere al montante odio sociale, alimentato anche dai social, sapranno, ancora una volta, rappresentare un giusto baluardo contro il declino e le difficoltà esistenti, rassicurando, nel contempo, i mercati e i suoi cittadini, verso un futuro positivo e di crescita del nostro Paese.







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