Giustizia, Bettino sarebbe lieto!
- sebastianoarcoraci
- Oct 31
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Updated: Nov 1
Finalmente, dopo la doppia lettura conforme di Camera e Senato, da ieri, la Riforma della Giustizia è Legge.
Peraltro, l'art. 138 della Costituzione, prevede che, in caso di mancata maggioranza dei due terzi dei Parlamentari che la votano, deve essere sottoposta al Referendum Confermativo davanti agli elettori.
Dunque, a primavera prossima saremo chiamati a confermare questa importante Legge.
Una riforma che ci avvicina ai maggiori Paesi democratici, come la Francia, Germania, Spagna, Svizzera, o gli U.S.A., ove i Magistrati requirenti e quelli giudicanti seguono carriere separate.
Una battaglia di civiltà dunque, che alcuni, invece, considerano una vendetta contro l'Ordine della Magistratura, spesso in " guerra" col Governo attuale, e con la Politica in genere.
Uno scontro di Poteri che ha lacerato, in questi anni, il Paese, anzi che l'ha cambiato, specie a partire dalla "falsa rivoluzione" delle cosiddette toghe rosse, negli anni '90.
Iniziativa che ha lasciato sul campo, in quegli anni, molte vittime, e che surrogò la Politica, condizionando quasi tutte le scelte Politiche di quel tempo.
Periodo che portò una involuzione nel sistema democratico, ribaltando l'ordine di priorità Istituzionale, previsto dalla Costituzione, assegnando proditoriamente, alla Magistratura un ruolo preminente rispetto alla Politica, senza neppure che i Magistrati avessero ricevuto, come nel Sistema Americano, la legittimità degli elettori.
Un vero e proprio sconquasso Istituzionale, che, dopo molti anni, lo stesso Procuratore Capo della Repubblica di Milano, Saverio Borrelli, in una intervista, alla fine della sua carriera, ebbe a sconfessare, ammettendo i suoi errori:
" Se avessi previsto i risultati prodotti dalla nostra inchiesta di mani pulite, oggi non lo rifarei più", queste le parole da lui usate, che rivelarono, seppure colpevolmente in ritardo, come l'attività della Magistratura requirente, aveva esondato, debordando dai suoi compiti Istituzionali.
Esondazione, cui, purtroppo, i cittadini Italiani, hanno potuto constatare anche successivamente, fino ai giorni nostri.
E' noto a tutti, infatti, quanto una certa Magistratura politicizzata e di parte, abbia contrastato, ancora oggi, in ogni modo, ogni tentativo di riforma, nei vari settori, in cui di volta in volta, i vari Governi hanno tentato di cimentarsi.
Basti pensare alla Legge sulla immigrazione, o le modifiche al codice penale per inasprire le sanzioni verso alcuni reati ( scippi -furti- occupazioni abusive- raveparty,etc..), tutte puntualmente avversate da alcuni P.M. orientati politicamente.
D'altronde, che l'Italia, avesse bisogno di una Riforma della Giustizia, era già nei programmi Politici dei Socialisti di Bettino Craxi, che già nel 1979 annunciarono la volontà di attuare "la grande riforma Istituzionale".
Tant'è che nel 1987, proprio su iniziativa di Bettino Craxi, e dei Radicali, dei Liberali, e dei sostenitori di una " Giustizia Giusta", per affrontare il problema dei numerosi errori di Giustizia, per mano dei Magistrati, ( eclatante il caso Tortora), fu indetto il Referendum sulla responsabilità civile dei Magistrati, poi vinto con l'approvazione degli elettori, con la maggioranza schiacciante del 70,4%.
E anche se solo pochi Magistrati ( 9 nel 2024 ), dopo il Referendum, sono stati sanzionati, e pochi altri negli anni precedenti, gli errori giudiziari, che si sono registrati, dal 1991 al 2022, sono tantissimi ( 222 - media di 7 l'anno ), comportando, per lo Stato una spesa pari a circa 77 Milioni di euro, senza contare i 30 mila casi di detenzione ingiusta, che son costati , allo Stato, fra indennizzi e risarcimenti, circa 1 Miliardo.
Come si vede una situazione, secondo dati forniti dal sito errorigiudiziari.com, evidenzia una forte criticità del nostro sistema giudiziario.
E' dunque con una certa speranza che oggi, coloro che credono in "una giustizia giusta", possono accogliere questa Riforma.
Certo non tutti i problemi evidenziati potranno essere risolti con questa Legge, purtuttavia, questa segna un delta positivo, che ben fa sperare per il miglioramento del sistema giudiziario, cui è sottoposto, è bene ricordarlo, ogni cittadino.
D'altronde se il gradimento dell'apparato giudiziario in Italia, è in calo fra i cittadini, che lo approva solo nella misura del 39%, un motivo ci sarà.
Quindi, per concludere, direi che, l'ex Premier Socialista, Bettino Craxi, che per aver osato riformare la Giustizia, avrebbe poi subito quello che si potrebbe chiamare una sorta di "revenge" giudiziario", tanto da esser costretto all'esilio in Tunisia, può ora riposare in pace.
Futuro che comincia sin da oggi, attivando i Comitati per il Si al Referendum confermativo di Primavera, in modo da illustrare ai cittadini i contenuti della Riforma, e la loro bontà, evitando, questa volta, di cadere nell'errore compiuto da Renzi, sul Referendum per la Riforma Istituzionale, che ne fece, erroneamente, una questione di gradimento sul suo Governo.
Qui il Governo non c'entra.
C'entra invece la volontà popolare, sopita per molto tempo, e, che ora può imprimere una svolta in senso democratico nell'equilibrio dei Poteri dello Stato, ripristinando il dettato Costituzionale, così come avevano previsto i nostri Padri Costituenti.
Maggiore trasparenza, celerità e separazione fra i l'attività dei P.M.e quella dei Giudici, non potranno, a mio avviso, che portare benefici , in modo che quella immagine iconografica del simbolo della bilancia che raffigura la Giustizia, riporti, finalmente, equilibrio e imparzialità, nell'amministrazione del più delicato strumento cui vengono sottoposti quotidianamente i cittadini, perchè vengano giudicati senza alcuna distinzione di appartenenza Politica.



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