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Un Tram che si chiama desiderio

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • 6 days ago
  • 2 min read

I più agé fra noi ricorderanno il film di Elia Kazan, con Marlon Brando e Vivien Leigh, riproposto nel 199 con Jessica Lange e Alec Baldwin, in cui la protagonista cerca di crearsi un suo mondo fatto di illusioni , ma che viene travolta da una cruda realtà.

In quel caso il tram rappresentava la metafora del suo viaggio verso la distruzione.

Oggi invece, più prosaicamente, quel titolo potrà richiamare le vicissitudini del tram che circola ormai da tempo nelle nostre vie urbane, che ugualmente ci pone di fronte a una cruda realtà.

Un titolo quindi rievocativo, che pur lontani da un voler evocare un simile finale ( la distruzione), ci porta a stimolare in noi il DESIDERIO.

Quel desiderio di volere effettuare i nostri viaggi cittadini in piena sicurezza, con assoluta certezza di frequenza, con le comodità di cui, indubbiamente, il Tram è dotato.

E invece tocca scontrarci con una ben diversa realtà.

Una realtà che, da utilizzatori quotidiani di questo bel mezzo, ci comporta disagi e incertezze.

Ormai, infatti, non si contano più le volte in cui, purtroppo, questo mezzo rimane fermo per problematiche tecniche varie, che costringono i consumatori a utilizzare altri mezzi, più vecchi e senza alcuna comodità, o a rimanere, addirittura, a piedi, costretti ad usare il Taxi.

Di recente è successo per più di un mese, nel periodo agostano, e a ridosso delle riapertura delle scuole, poi, con notevole ritardo, ripristinato, ben oltre la data annunciata dall'Azienda, che ha costretto molti studenti e famiglie, ad una defatigante ricerca di mezzi alternativi, più inquinanti e impattanti con il traffico cittadino.

Traffico impazzito anche a causa dei numerosissimi lavori di manutenzione stradale e nuove opere, condotti a pieno ritmo per rispettare le tempistiche dettate dal PNRR.

Una realtà dunque triste, che ha ripreso a tediarci anche da Giovedì 26 Novembre, allorquando, per l'ennesima volta, il tram di Giotto, si è fermato ancora una volta, per ben quattro giorni, a causa della fuoriuscita dal binario dedicato, nei pressi della Stazione Ferroviaria.

Ecco perché sta davvero diventando un "desiderio" quello di avere un Tram regolare e sicuro nella nostra amata Città.

Regolarità e sicurezza che non sono spesso garantite, tanto che, si potrebbe porre il problema, per l'Azienda, di rimborsare i costi aggiuntivi sostenuti dai consumatori, per l'utilizzo di mezzi alternativi, oltre quelli derivanti dal "disagio" da loro patito, con ripercussioni anche di natura civilistica, quale risarcimento del danno, anche per quanto previsto dalle Condizioni di utilizzo del Trasporto Urbano stabilite dall'Azienda stessa.

Una ipotesi non tanto remota secondo cui le Associazioni dei Consumatori potrebbero presentare adeguata richiesta all'Azienda.

Azienda, e Amministrazione Comunale, cui si chiedono ora precisi e dettagliati ragguagli, al fine di rassicurare gli utenti del servizio, che finora ha disatteso, nascondendosi, anche per bocca dell'Assessore competente, Ragona, dietro

" normali anomalie tecniche".

Il tempo della sperimentazione è finito.

E' giunto il momento che il Tram del DESIDERIO diventi una concreta e soddisfacente realtà.

Ogni ulteriore ritardo e disservizio non potrà più essere tollerato.

30 Novembre 2025

sebastiano arcoraci

Sportello Consumatori UGCONS Padova





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