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Fare un Natale degno è possibile ?

  • Writer: sebastianoarcoraci
    sebastianoarcoraci
  • 1 day ago
  • 3 min read

Per chi professa la Religione Cattolica fra 3 giorni sarà la terza Domenica dell'Avvento, quella che parla della "gioia cristiana", periodo che precede la nascita di Cristo Nostro Signore.

Periodo di preparazione dunque alla Natività, l'evento più importante di tutta la cultura Cattolica.

Per questo sarebbe bello che per questo Natale ci preparassimo a viverlo con le parole dell'Apostolo Paolo " rallegratevi sempre nel Signore".

Per noi Italiani credenti dunque v'è la speranza di rallegrarci nel suo Nome, anche se la cruda realtà del nostro vivere quotidiano ci pone davanti a situazioni drammatiche, le guerre innanzitutto, che speriamo, almeno in questo periodo Natalizio, facciano cessare le armi.

Ma vi sono altre situazioni gravi, come quelle che vedono la presenza, ancora oggi, secondo l'ultima rilevazione del Censis, di ben 5 milioni e 700 mila persone in stato di povertà assoluta, specie fra minori e famiglie di operai.

E seppure è positivo il fatto che rispetto all'anno precedente il dato non è in aumento, è giusto alzare un grido d'allarme per una realtà che ci dovrebbe far riflettere, e agire per migliorare la situazione.

Non è possibile infatti, che nella opulenta società civile Italiana, ( per pochi anche più di opulenta), con alti livelli di istruzione, cultura, alimentazione, stili di vita, dotata di ogni confort, a volte di lusso, con l'ultimo telefonino alla moda e gli schermi fino a 100 pollici, con molte Tesla che fanno sfoggio di se nelle nostre affollate, e inquinate vie, ci sia ancora il 10% dei nostri compatrioti che vivono nella indigenza.

Un dato che personalmente mi rattrista, anche per il fatto che nel 1978, quasi 50 anni fa, da una mia ricerca per un esame universitario, avevo rilevato gli stessi identici numeri.

E' sconfortante quindi registrare ancora oggi, a così tanto distanza di tempo, che nulla è cambiato.

Anzi qualcosa è cambiato, in peggio però, visto che oggi vi sono nel nostro Paese quasi 100 mila persone che vivono per strada o accolte in strutture per i senza fissa dimora, concentrate soprattutto nei grandi Centri Urbani, come Roma, Napoli, Milano, Torino Genova e Bologna, mentre 20 anni fa erano solo 17 mila.

Allora occorrerebbe domandarsi, specie da chi ha responsabilità di Governo sia Nazionale che Locale, perché su questa linea abbiamo fallito.

Perché insomma come Società post capitalistica non siamo riuscita a riequilibrare

le condizioni economiche fra i vari ceti sociali?

L'analisi sul perché delle due emergenze sociali anzidette sarebbe lunghissima, ma ora occorre passare dallo studio ai fatti.

Occorre creare condizioni e opportunità migliori per queste persone, per queste famiglie povere, aumentando i salari e il Welfare Sociale, per assicurare loro condizioni di vita dignitose.

Occorre incontrare anche coloro che abbandonandosi a se stessi, sconfitti dalle peripezie della vita, scelgono di vivere fantasmi fra di noi.

Fantasmi che in questi giorni di Natale devono trovare luce davanti ai nostri occhi più fortunati.

Ecco quale può essere dunque il modo di vivere questo Natale.

Un modo degno per chi ha nel cuore ancora la speranza.

Abbandoniamo quindi le code ai negozi di moda, evitiamo di preparare pranzi luculliani natalizi e cenoni traboccanti, liberiamoci dallo sfarzo e ostentazione.

Sarebbe bello arrivare alla Natività con gesti umili, di affetto, di cura e vicinanza, di gesti anche simbolici verso chi ha più bisogno, magari nostri vicini di casa, o di quartiere.

Evitiamo anche di metterci la coscienza a posto solo inviando denaro o donando qualcosa a realtà lontane, a noi sconosciute, per le quali non vi è neppure la certezza che i nostri aiuti arrivino davvero.

Non lasciamo alle sole Associazioni il compito di aiutare queste persone, tuffiamoci anche noi in questo bagno di solidarietà

Napoli e suoi cittadini, sempre di gran cuore, hanno inventato il " caffè sospeso", per le persone che magari non possono permettersi più neppure questo.

Sarebbe bello diventasse abitudine anche per noi a Milano, Roma, Bologna, Venezia, Palermo, Padova, Reggio di Calabria, per tutti gli Italiani insomma, "lasciare in "sospeso" un buono spesa ad ogni pasticceria, salumeria, pescheria, supermercato, negozi di abbigliamento, per tutti coloro che ne han bisogno.

Un Natale coi fiocchi insomma, un Natale degno di tal nome.

Certo tutto questo non risolverà i problemi accennati, né può essere solo il Natale a vederci solidali, ( occorre che lo siamo sempre), purtuttavia sarebbe bello arrivarci con questo spirito di "fratellanza" e di unione con gli altri, con il sorriso in volto e un sorriso nel cuore.

Riscopriamo il vero senso del Natale.

E in vista del nuovo anno "prepariamoci" ad accoglierlo on nuovo spirito, come diceva il grande Lucio Dalla,

Io mi sto preparando, e Voi?







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